FORMIA – La sostituzione improvvisa della presidente del Coises Carla Ciano con Anna D’Auria, che durante le scorse elezioni si era candidata nelle liste a sostegno del candidato a sindaco Gianfranco Conte, ha suscitato, fin dalla comunicazione del sindaco in consiglio comunale diverse prese di posizione. Ma soprattutto sono l’analisi della paralisi del passaggio da Gaeta a Formia della gestione dei servizi e della tesoreria del neonato ente ad aver catalizzato le perplessità della politica, già ieri nell’aula Ribaud. “A detta del sindaco di Formia Gianluca Taddeo – riferisce Paola Villa – fino ad oggi il Consorzio non ha prodotto granché…neanche un trasloco degli uffici da Gaeta a Formia. Ma da evidenziare che il sindaco insieme a tutto il suo partito, hanno scelto la Ciano, il Cda del consorzio non è riuscito neanche a aprire un conto in banca per attivare una tesoreria e permettere al consorzio di avere un proprio bilancio.

Intanto nel discorso che il sindaco Gianluca Taddeo ha tenuto oggi in consiglio comunale, afferma che la responsabile di tutto questo stallo è l’ex presidente Carla Ciano, “persona divisiva, non conciliante, non accomodante e per niente competente”. Questo è il giudizio secco di chi lo ha proposta e messa alla presidenza. Ovviamente il sindaco Taddeo non menziona il fatto che la Ciano si sia rifiutata di firmare la nomina a tre anni della dirigente De Filippis del comune di Gaeta, a direttrice del consorzio. Una nomina che non sarebbe legitima né per la Ciano né per l’Assessore regionale Maselli e forse neanche per qualche sindaco del distretto, che però fino ad ora resta silente. Ora vedremo se la D’Auria conferirà l’incarico alla De Filippis e se sorvolerà sulla legittimità”. Per Paola Villa l’eventuale scelta della De Filippis sarebbe da qualificarsi come un dictat del senatore Fazzone e del consigliere regionale Mitrano”. Immacolata Arnone punta l’indice invece sulla prospettiva, fatta balenare dal sindaco in consiglio comunale, di una nomina diretta con un contratto a termine sulla scorta di quanto prevede l’articolo 110 del Tuel. L’eventuale nomina senza un bando sta suscitando molte perplessità.

Ma è lo stato dei servizi erogati a causare altre critiche. “I servizi alle persone – aggiunge la Arnone – non vengono attesi, il distretto liscia il Bando Home Care Premium, nella parte integrativa che avrebbe permesso alle persone fragili un sostegno in termini di accudimento e cura a domicilio. Non si istituisce un servizio digitale che aiuti le persone , già duramente provate, a gestire le domande individuali all’INPS per richiedere contributi finalizzati a pagare un aiuto, ed altre attività che necessitano di strumenti informatici più complessi. Speriamo che non si continui con giochi di potere politico sulle spalle delle persone in difficoltà”. Ma la cosa più importante che rimane da capire a questo punto è se i 6 milioni e sessantamila euro trasferiti dal comune di Formia a quello di Gaeta all’epoca dell’amministrazione Villa, siano nella disponibilità totale o parziale del nuovo ente. Da questa verifica, che potrebbe avvenire già domani, dipenderanno infatti in concreto i servizi che potranno essere assicurati. L’opposizione ha chiesto di fare chiarezza al più presto.
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