LATINA – Resta nella pienezza dei suoi poteri il consiglio di amministrazione di Acqualatina spa che, rinnovato nell’aprile 2024, è stato parzialmente modificato con la nomina del nuovo amministratore delegato Patrizia Vasta lo scorso febbraio. È quanto è scaturito dall’infuocata assemblea dei soci di lunedì. Ha respinto con il 26,02% dei voti espressi dal socio privato Italgas e dai comuni a guida Fratelli d’Italia e Lega la mozione presentata dai sindaci civici, di Forza Italia e del Partito Democratico che, dopo aver invocato inutilmente la scorsa settimana la decadenza, ha sollecitato la revoca dell’incarico del presidente Cinzia Marzoli e la nomina di un nuovo Cda. Niente di fare, l’istanza è stata respinta acuendo una situazione di palese divisione e conflittualità politica nel centro destra pontino. A farsi portavoce delle perplessità di Fratelli d’Italia e della Lega è stato il sindaco di Sperlonga ed ex presidente della Provincia Armando Cusani che, polemizzando apertamente con il suo successore Gerardo Stefanelli, ha rimarcato come la destituzione del Cda di Acqualatina avrebbe violato l’articolo 2383 del codice civile – che si applica solo in caso di gravissimi violazioni da parte dei componenti di un consiglio di amministrazione – esponendo la società a pesantissime istanze di natura risarcitoria e di danno erariale. Nel giorno del conferimento delle Bandiere Blu a nove comuni rivieraschi della provincia pontina il sindaco di Sperlonga Cusani ha attribuito uno dei meriti anche alla stessa Acqualatina in termini di miglioramento della qualità della depurazione delle acque reflue nel corso degli ultimi vent’anni. “Tutto è migliorabile – ha detto – ma non si può demonizzare una società solo perché ora democraticamente è cambiata la sua guida politica”