Ventotene / “Sindaco inidoneo”, mozione di sfiducia contro Caputo

VENTOTENE – Il sindaco di Ventotene Carmine Caputo è “inidoneo” a guidare il comune della seconda isola pontina. E per questo motivo il consiglio comunale inserisca all’ordine del giorno dei suoi lavori la discussione e l’approvazione di una specifica mozione di sfiducia. Firmato: i consiglieri comunali di opposizione Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri. La loro è una miscellanea di accuse e di criticità culminate nella decisione dell’amministrazione comunale di uscire di fatto dalla società municipalizzata del comune di Formia “Futuro Rifiuti zero” – lo stato di pulizia e di manutenzione dell’isola è finito nell’occhio dei ciclone di media nazionali nel momento in cui in cui l’attualità dopo oltre 80 anni del Manifesto ha proiettato il nome di Ventotene fuori dai confini nazionali – e di nominare per il solo periodo estivo un nuovo gestore del servizio del ciclo dei rifiuti

Ma che il sindaco Caputo sia “inidoneo” a guidare il palazzo di piazza Castello è cosa vecchia. I consiglieri Santomauro, Bernardo e Malingieri accusano il primo cittadino di scarsa trasparenza, dai tempi – giugno 2022 – in cui si è insediato: “ Abbiamo in più occasioni chiesto e non ottenuto condivisione e accesso agli atti per l’esercizio del diritto-dovere di controllo assegnato dalla legge ai consiglieri di opposizione. Abbiamo segnalato al consiglio criticità nella gestione finanziaria ed operativa del comune, oltre alle richieste di convocazione del Consiglio comunale, per la discussione ed esame di specifici ordini del giorno, formalmente convocato per obbligo di Legge, ma poi di fatto impedendo l’apertura della discussione sulle questioni sollevate con motivazioni espresse dal presidente dell’assemblea pretestuose ed in difetto degli stessi poteri conferitigli dalla Legge.

Abbiamo più volte chiesto informazioni sui progetti finanziati dal Pnrr. senza ricevere alcuna informazione. Sul punto non vorremmo che le faraoniche previsioni iscritte nei bilanci si trasformassero in occasioni mancate e, ancora peggio, in profonde delusioni. Vi abbiamo, invano, anche invitati alla verifica della legittimità di alcuni impegni di spesa a valere sui fondi del Pnrr che apprendiamo solo visionando le sommarie deliberazioni pubblicate per obbligo all’Albo Pretorio e che potrebbero, in fase di rendicontazione della spesa, dare origine a debiti a carico del comune. Si è arrivati al punto di distruggere la realizzazione del campo sportivo fino a consentire l’accatastamento di rifiuti speciali mentre sarebbe stato obbligo del sindaco – attaccano i tre consiglieri della lista di minoranza “Uniti per il bene di Ventotene – Buona Onda” – provvedere in tempo reale con tutti i mezzi messi a disposizione dalla Legge per impedire un disastro ambientale ed igienico-sanitario”

Un’altra motivazione perché il sindaco Capito venga sfiduciato dal consiglio comunale – secondo Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri – è “l’inappropriatezza tenuta da Carmine Caputo nei rapporti con il Commissario di Governo Stefano Maria Macioce per il recupero del reclusorio di Santo Stefano con il rischio della compromissione del buon fine del progetto. Questo atteggiamento è sintomatico delle modalità con cui viene svolto il ruolo di sindaco e di presidente del consiglio comunale in difetto del mantenimento, nei toni e nelle forme ,almeno di un normale senso di correttezza istituzionale”.

La minoranza ha voluto attendere e tollerare ma – a suo dire – è stato “superato ogni limite” quando Caputo è stato più volte intervistato dalla stampa nazionale dopo le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni secondo la quale il Manifesto di Ventotene ha fatto il suo tempo. “Sono inaccettabili e sconcertanti, oltre che dannose, le dichiarazioni rese al quotidiano “Il Giornale” dal sindaco di Ventotene. Si è reso responsabile di fronte alla collettività ventotenese di disprezzo e dileggio dell’isola e della sua onorabile storia”. Alla domanda del collega come “se la passa al confino di Ventotene”. Il primo cittadino rispose :’Benissimo. Da marzo a ottobre poi è una meraviglia”. Nello stesso resoconto poi Caputo – secondo le minoranze – si è vantato di fare il sindaco part-time “disprezzando le iniziative in corso in quel momento a difesa della storia antifascista dell’isola e associandosi alle dichiarazioni ridicole ed offensive, rese in parlamento dalla presidente Meloni sul Manifesto di Ventotene. Di fatto ha provocato un’ insopportabile vergogna in chi non accetta di essere rappresentato in siffatta disprezzante maniera; Caputo, peraltro, ha dimostrato una profonda ignoranza della storia dei redattori del Manifesto di Ventotene”

I consiglieri di “Buona Onda”, poi, non fanno sconti a Caputo quando nell’intervista a “Il Giornale” non solo definisce l’isola “triste frequentata da seicento abitanti d’estate e pochi fantasmi d’inverno” ma conclude con affermazioni definite infamanti…“Gli appassionati di archeologia sono i benvenuti, ma Ventotene è anche un buon posto ove tirarsi un colpo” E allora, ci chiediamo qual è il compito di un sindaco di fronte a simili affermazioni che abbiamo letto con enorme sofferenza e mortificazione? Di Ventotene (e per fortuna) si sta parlando diversamente e con considerazioni culturalmente illuminanti ma le dichiarazioni, vecchie e nuove, di Caputo “hanno prodotto un grave danno di immagine, all’economia, alla cultura, alla storia ed al Turismo di questa nostra terra. Il l contegno istituzionale di chi attualmente ricopre la carica di sindaco rischia di vanificare tutto quanto costruito con impegno e sacrificio da chi ci ha preceduto. Abbiamo bisogno – hanno concluso i consiglieri di minoranza – di dare a quest’isola una guida autorevole, capace di proteggere la nostra terra dalle sue precarietà e dalle sue debolezze ,che sappia fare leva sui punti di forza ed esaltare le sue innumerevoli eccellenze per la costruzione di un solido futuro degli isolani”.

MANCATO CONSIGLIO SUL CONTO CONSUNTIVO, PARTE LA DIFFIDA

Difficilmente questa mozione di sfiducia andrà in porto ma l’orientamento dei consiglieri di opposizione Gerardo Santomauro, Pasquale Bernardo e Domenico Malingieri è duplice: tentare di scardinare il bunker del silenzio che è stato alzato nella maggioranza Caputo e rilanciare, sempre a livello mediatico nazionale, “l’inadeguatezza” del sindaco che guida la seconda isola pontina. E mancano altri argomenti di dissenso e di stringente d’attualità. Nel mirino dei tre consiglieri di “Buona Onda”, oltre a Caputo, è il segretario generale Raffaele Allocca . Lo si evince in una Pec che le minoranze hanno inviato sabato alla Prefetta di Latina Ciaramella per evidenziare come al 3 maggio scorso il presidente del consiglio consiglio comunale non avesse proceduto alla convocazione del consiglio comunale per l’approvazione del conto consuntivo 2024”. Il termine per svolgere il consiglio comunale sarebbe dovuto essere (come per tutti i comuni italiani) il 30 aprile 2025 ma a Ventotene si ignora purtroppo cosa preveda il seconda comma dell’articolo 227 del Tuel. E’ assai probabile che la segnalazione delle minoranze si trasformi in una diffida Prefettizia che imporrà al comune un ultimatum di venti giorni per l’approvazione del conto consuntivo. E dov’è il segretario Allocca?