GAETA – Sarà ricordato a lungo il Ferragosto di oggi al Santuario della Santissima Trinità, presso la Montagna Spaccata. La gioia per la riapertura per la scalinata che conduce alla Grotta del Turco ha contagiato molti curiosi e nemmeno in tempo imbronciato ed una leggera pioggerellina l’hanno potuta frenare.
Lungo 275 gradini l’umano ed il divino si congiungono ed in pochi minuti si giunge alla base dove una fenditura nella roccia consente di guardare un mare turchese solcato da un magico riflesso di luce. Pochi minuti dopo le 9 il rettore del Pime Padre Daniele Belussi, il sindaco di Gaeta Cristian Leccese ed il comandante del compartimento Marittimo di Gaeta Mauro Biagio Sciarra, si sono ritrovati per dare il via alla prima apertura dopo 10 anni. Dopo la benedizione del sacerdote il sindaco ha tagliato il nastro. A girare le chiavi del cancello per consentire alle altre autorità ed al pubblico di accedere è stato il capitano di Fregata. La sua è una delle ultime apparizioni in pubblico, considerato che per il mese di settembre è previsto un avvicendamento al comando dei “Bastioni Poterna”.
La scalinata si snoda tra la storia e la leggenda delle scorribande saracene sulla linea costiera del Lazio Meridionale e la presenza benedettina registrata in città già dal decimo secolo. Non è però l’unico. Da punto di vista religioso infatti, come ha ricordato padre Belussi, la grotta del Turco infatti è considerata la spaccatura “Padre”, la prima delle tre prodottesi, secondo il testo evangelico, allo spirare di Gesù.
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