FORMIA – Una promessa mantenuta. La pasta Paone di Formia vuole tornare ad essere un brand appetibile a livello mondiale e per riscoprire la sua internalizzazione, dopo le numerose e superate vicissitudini societarie ed economiche, ha scelto come prestigiosa vetrina “Tuttofood” di Milano. La fiera è stata inaugurata lunedì dal Ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida e dall’assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini e tra le centinaia di stand espositivi che stanno meritando curiosità e interesse è quello della pasta di Formia che la sua nuova proprietà, la Corex spa di Battipaglia, ha deciso di rilanciare attraverso le fasi della produzione nel potenziato stabilimento industriale di Penitro a Formia e, di conseguenza, della commercializzazione in tutta Italia e in ogni angolo del pianeta.
A fare gli onori di casa nello spazio espositivo della pasta Paone sono il dirigente della Corex Salvatore Pisani ed il direttore del sito produttivo di Formia, Carmine Aliberti, che hanno deciso di arricchire quest’area ospitalità con gli ultimi prodotti finiti sul mercato e oggetto di interesse già in una manifestazione che in programma sino all’8 maggio intende perseguire, a sua volta, una dimensione internazionale e riporta Milano e l’Italia al centro dell’universo del cibo a 10 anni da Expo 2015. La Pasta Paone nel “Tuttofood” sta riprendendo quel necessario intento di fidelizzazione per tornare a sbarcare nei mercati ad essa più legati, quelli americani (nonostante i dazi trumpiani), del mondo arabo e quelli asiatici e dell’estremo Oriente. “Le sensazioni sono buone e ci inducono ad essere ottimisti – hanno detto Pisani e Aliberti – perché questo salone ci appare essere inclusivo e dialogante in tempi di barriere e dazi, costituisce un punto di incontro strategico per tutti gli operatori di settore interessati a esplorare le ultime tendenze del food. Si coglie l’occasione di toccare con mano le innovazioni provenienti da tutto il mondo e siglare accordi commerciali in un contesto internazionale di grande prestigio e tradizione”. Nel quartiere fieristico di Rho” si sono date appuntamento 4.700 realtà aziendali in oltre 150mila metri quadrati. Tremila sono i buyer internazionali accreditati , quasi 100mila visitatori e centinaia di giornalisti da Italia ed Estero. Pisani e Aliberti nelle prime ore di permanenza a Milano sono interrogati su dovesse fosse finito il brand della tradizione alimentare di Formia in una fiera in cui espone il meglio del settore della produzione della pasta d’Italia: “Non è stato facile spiegare le difficoltà incontrate e superate per rimettere in moto lo stabilimento dopo la traumatica esperienza dell’affitto dl ramo d’azienda – hanno aggiunto – La Corex ha deciso di investire su Formia prelevando le linee di produzione dopo essere proprietaria dello stabilimento. Non è stato facile perché l’intera organizzazione andava rilanciata con nuovi inestimenti tecnologici ed un programma di assunzioni a medio-breve termine della cui efficacia e bontà ci hanno i complimenti le stesse organizzazioni sindacali di categoria.
La partecipazione a “Tutto Food” dimostra che il peggio e passato ma ci attende ora un’altra sfida, quella di meritare di occupare questi palcoscenici di cui vogliamo essere protagonisti attraverso gli ingredienti della tradizione e dell’innovazione”. Tutto food sta tentando di esplorare nuove tendenze e culture dell’alimentazione attraverso un ricco programma di attività collaterali, convegni, talk, degustazioni, premi e show cooking. Affrontano i temi chiave che oggi interessano il settore: le prospettive di sviluppo delle filiere dinanzi agli avanzamenti delle tecnologie e alla proliferazione di nuovi trend di consumo, le opportunità internazionali aperte nel segmento della private label, i modelli alimentari del futuro, la lotta agli sprechi, la riduzione degli impatti produttivi, gli Esg. Ampio anche il cartellone di eventi volti a valorizzare il beverage, con temi quali le novità del “no & low alcohol “(comparto oggi sempre più alla ricerca di una regolamentazione attuativa in Italia), il “food pairing”, la “coffee mixology” e le contaminazioni tra spirits e alta ristorazione (vera frontiera per sdoganare il consumo di prodotti alcolici di qualità in contesti diversi dai bar). Inoltre per la prima volt è in programma “Tutto food week– Nutrire il futuro, il primo “fuori salone” dedicato al mondo food, organizzato in collaborazione con Mondadori Media.
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