GAETA – Decise 11 anni fa di entrare in una cooperativa edilizia di Gaeta, la “Colaco”, con la condizione che entro tre anni avesse avuto la disponibilità e la proprietà di una villetta, dopo una vita di sacrifici e di rinunce da parte sua e della sua famiglia, nell’ambito del Piano di Zona di Calegna B5. Maurizio C. apprezzato sottoufficiale della Guardia di Finanza, per diventare socio della “Colaco” versò ben 301mila euro ma l’agognata nuova villetta non l’ha mai vista. Dopo una rivoluzionaria sentenza, la numero 592/2025 del 7 maggio, del giudice civile del Tribunale di Cassino Tania Tavolieri , il finanziere forse potrà coronare il sogno suo e della sua famiglia. Il Tribunale di piazza Labriola ha intimato quelli che restano i vertici dirigenziali della “Colaco” a restituire il danaro anticipato da Maurizio C. per diventare socio della cooperativa e diventare, di conseguenza, proprietario di una villetta non molto lontano dall’ex sezione di Gaeta del Tribunale di Latina.

Al termine di un “aspro, logorante e farraginoso contenzioso” il finanziere si è visto riconoscere le ragioni circa la dovuta restituzione degli importi versati nel 2014 grazie alla strenua ed attenta assistenza legale degli avvocati Enrico Lisetti e Paolo Sciolo. Il giudice Tavolieri hanno accolto le ragioni di Maurizio C. che chiedeva il rispetto del contratto preliminare di assegnazione per l’acquisto e conseguenziale assegnazione dell’edificando immobile entro il 31 ottobre 2017. La dottoressa Tavolieri hanno condiviso le tesi degli avvocati Enrico Lisetti e Paolo Sciolto che hanno documentato e comprovato dettagliatamente ogni passaggio, sia in ordine agli importi versati dal loro assistito questi, sia il grave inadempimento della Cooperativa che i suoi interventi non li hai mai completamente realizzati e quelli eseguiti sono addirittura finiti all’asta per essere riacquistati dagli iniziali acquirenti .

Per la dottoressa Tavolieri “nella fattispecie Maurizio C. ha dimostrato la propria qualità di socio, con decorrenza dalla domanda di iscrizione del 06.02.2014 della “Colaco” (Cooperativa Lazio Costruzioni) quale società cooperativa con scopo mutualistico che ha ad oggetto sociale la costruzione e l’assegnazione di alloggi ai soci e di aver sottoscritto il 31 ottobre 017 un contratto preliminare di assegnazione alloggio, identificato al Foglio 22 part. 2727 sub 10 in corso di costruzione, in Gaeta via Calegna snc in forza del quale ha versato la complessiva somma di 301mila euro”. Il Tribunale di Cassino ha anche documentato lo scioglimento del rapporto sociale a seguito dell’ esclusione di Maurizio C. della propria qualità di socio a seguito di delibera adottata dal consiglio di amministrazione e comunicata il 5 agosto 2022. Si tratta di un documento non contestato dalla Colaco e nella sua sentenza il giudice Tavolieri ha comunicato la risoluzione del contratto preliminare del 31 ottobre 2017 sia per inadempimento contrattuale che per intervenuta estinzione del rapporto sociale.
Lo scioglimento del rapporto sociale per intervenuta esclusione del socio, ai sensi e per gli effetti dell’ultimo comma dell’articolo 2533 del Codice civile, ha determina anche la risoluzione dei rapporti mutualistici pendenti, e quindi del preliminare di assegnazione del 31 ottobre 2017, se non diversamente previsto dallo statuto. Il Tribunale di Cassino di fatto ha respinto il ricorso presentato della cooperativa contro il decreto ingiuntivo presentato da Maurizio CV. E ha imposto alla “Coleco” la restituzione delle somme versate “in forza del contratto preliminare di assegnazione” condannandola al pagamento delle conseguenziali spese processuali. Nell’esprimere soddisfazione per questa sentenza, gli avvocati Lisetti e Sciolto hanno annunciato di voler promuovere immediatamente le dovute azioni esecutive “in considerazione delle difficoltà di recupero denaro versato da parte dell’uomo e della sua famiglia”.
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