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Gaeta / Il capitano Brasili ed il soprintendente Urciuoli parlano delle opere ritrovate

GAETA – Al termine di una “messa riparatrice” celebrata all’interno della cattedrale di Santa Maria Maria Assunta, dall’arcivescovo Luigi Vari il tenente colonnello Valerio Marra (comandante del gruppo tpc di Roma), il capitano Giampaolo Brasili (comandante del nucleo tpc di Napoli) ed il comandante provinciale di Latina Gabriele Vitagliano, hanno consegnato hanno riconsegnato all’arcidiocesi di Gaeta alcune opere rubate. Nel dettaglio si tratta di due reliquiari in legno dorato realizzati nell’ottocento da artigiani napoletani e trafugati il 25 agosto 2002 dalla chiesa “San Giacomo apostolo” di Gaeta, un corredo facente parte della statua di San Costanzo (risalente al XIII secolo) e un reliquiario in argento, asportati il 10 agosto 2016 dalla chiesa di “Santa Maria Maggiore” di Itri, un’acquasantiera ricavata da un capitello marmoreo in stile corinzio, sparita il primo aprile 1995 dalla chiesa di San Nicandro Martire della frazione Tremensuoli di Minturno. I primi due gruppi sono stati rintracciati dalla procura di Isernia nei mercatini capitolini. Una seconda indagine, sotto la supervisione della procura di Lucca, ha consentito di individuare oltre 100 beni rubati e rivenduti grazie ad un rigattiere lucchese nella veste del “ricettatore”. Alla cerimonia ha preso parte il soprintendente delle province di Latina, Frosinone e Rieti Saverio Urciuoli che ha spiegato alcuni dettagli delle opere recuperate. Di seguito il momento della benedizione e le interviste al capitano Brasili ed al soprintendente Urciuoli.

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