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Maricoltura, ecosostenibilità e sfide future: l’incontro con gli esperti promosso dall’On. Roberto Traversi

“Qual è l’impatto sull’ambiente della maricoltura? Ecosostenibilità e sfide future”, è questo il titolo del webinar in programma sulla piattaforma “Zoom” per il prossimo 17 maggio, alle 17.30, introdotto dall’On. Roberto Traversi, deputato del Movimento Cinque Stelle, membro dell’VIII Commissione “Ambiente, territorio e lavori pubblici” nonché della IX Commissione “Trasporti, poste e telecomunicazioni”.

Al centro della trattazione ci sarà la produzione umana, l’impatto che genera sul mare e le soluzioni da ricercare. Si parlerà dunque dei vantaggi dell’acquacoltura rispetto ad una pesca intensiva, ma anche di quali possono essere i danni e gli svantaggi della stessa che necessità di essere resa sempre più ecosostenibile. A tal proposito, saranno anche illustrati alcuni esempi di risoluzione: il passaggio da un utilizzo espansivo di antibiotici ad un approccio antimicrobico come la tecnica di “antimicrobial blue light terapy”; o ancora l’acquacoltura basata sull’utilizzo delle microalghe per produrre composti ad alto valore aggiunto attraverso un processo ecosostenibile.

Siederanno al tavolo virtuale per relazionare su tutti questi argomenti la Dott.essa Ilaria Fontana Sottosegretaria al Ministero della Transizione Ecologica, il Dott. Adriano Madonna biologo marino dell’ Ecilab Dipartimento Biologia dell’Università “Federico II” di Napoli e la Dott.essa Giulia Lombardi, biologa e laureanda in biotecnologia industriale.

La continua crescita della popolazione globale, infatti, ha incrementato la domanda di prodotti alimentari e la nascita di tecnologie in grado di aumentare la produzione di cibo, come appunto l’acquacoltura. “E’ stato predetto che entro il 2030 – ci spiega il Prof. Adriano Madonna anticipandoci un breve passaggio del suo intervento – l’acquacoltura potrebbe garantire i ¾ del fabbisogno della carne di pesce mondiale (il 70%). Nel 2014, l’industria globale di acquacoltura ha prodotto 73.8 milioni di idrobionti (tutti gli organismi viventi nell’acqua) di cui 49.8 milioni di Teleostei, 16.1 milioni di tonnellate di molluschi, 6.9 milioni di tonnellate di crostecei e 7.3 milioni di tonnellate di altri animali acquatici, come gli anfibi, co un volume totale di 27.3 milioni di tonnellate”

Assodata, dunque, l’importanza dell’acquacultura per soddisfare il fabbisogno mondiale della popolazione, questo pool di esperti punterà a dimostrare l’ altrettanta importanza di avere una rete di ricercatori che lavorino proprio per sviluppare nuove biotecnologie sempre meno impattanti per l’ambiente acquatico e un continuo controllo e monitoraggio ambientale; lavorando, quindi, alla sostanziazione sempre maggiore anche in questo contesto del concetto di “sostenibilità”, inteso come equilibrio tra il consumo delle risorse e la loro rigenerazione in prospettiva delle future generazioni.