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Formia / Futuro Rifiuti Zero, adesione di Minturno: il sindaco Stefanelli attacca l’ex-sindaco Paola Villa

FORMIA – Continuano le prese di posizione dopo la decisione della Giunta municipale di Minturno di aver dato mandato al responsabile del settore Ambiente del comune di verificare la possibilità di entrare a far parte della quota azionaria della “Futuro Rifiuti zero”, la società municipalizzata dei comuni di Formia prima di Ventotene poi che gestisce il ciclo dei rifiuti. Il sindaco e presidente della Provincia Gerardo Stefanelli è intervenuto di nuovo sull’argomento confermando ciò che aveva detto in un’intervista video: la “Frz” deve diventare uno strumento con capitali pubblici per sostenere la nascita di un mini Ato che permetta al sud pontino di essere, in vista dell’approvazione del piano dei rifiuti da parte della Regione, autonomo nella gestione di un servizio che “sta diventando troppo oneroso per i comuni e, dunque, per i contribuenti”. Stefanelli non ci sta quando gli è stato fatto rilevare come la sua scelta sia tardiva rispetto all’entrata in vigore dell’ex Formia Rifiuti zero, costituita nella primavera del 2014.

Lo fa attaccando frontalmente l’ex sindaco di Formia Paola Villa che, eletta nel 2018, è stata più volte criticata per non aver utilizzato lo stesso slancio amministrativo gestionale operato nella consiliatura precedente dalla quarta amministrazione di centro sinistra di Sandro Bartolomeo. Il sindaco di Minturno naturalmente commenta le sue decisioni amministrative: “E non potrei fare diversamente. Sono stato eletto nel 2016 e, appena insediato, trovai una ditta destinataria di una proroga deliberata nel 2015 ed un capitolato di gara chiuso che l’allora commissario Prefettizio Bruno Strati aveva inviato alla Centrale unica di committenza presso il comune di Formia per scegliere il nuovo gestore. Non dimentichiamoci che trovai un comune, il mio, allo sbando con le casse letteralmente vuote tant’è che il consiglio comunale dovette approvare una dichiarazione di pre-dissesto. Io ci pensai ad aderire all’allora Formia Rifiuti zero ma non c’erano le sufficienti condizioni, temporali ed economiche, per chiedere al sindaco Sandro Bartolomeo di entrare nella società. Quando io ho rimesso le cose al loro posto, a Formia venne eletta nel 2018 la professoressa Paola Villa che non aveva manifestato il giusto interesse nei confronti della sua società incaricata di gestire il servizio del ciclo dei rifiuti”.

E ora? “Mi sembra che la società – ha aggiunto il sindaco di Minturno – si sia abbastanza stabilizzata. La mia amministrazione non ha deciso nulla. Devono farlo gli attuali due soci e noi capire l’entità dei costi da affrontare. Noi le idee le abbiamo chiare a differenza di quanto sta avvenendo, per esempio, al comune di Latina che ha ritirato il bando di gara approvato dal commissario Prefettizio ed è ancora impegnato a tentare di stabilizzare la sua società municipalizzata sotto il profilo economico ed estendere la raccolta differenziata sull’intero territorio comunale”.

L’intervento di Stefanelli è arrivato dopo quello, molto importante, del “papà” della “Futuro Rifiuti zero”, l’ex assessore all’ambiente del comune di Formia Claudio Marciano, in carica nel 2014, quando venne costituita tra non poche riserve e polemiche la società con un capitale interamente pubblico. “Ho ascoltato con piacere le dichiarazioni di Stefanelli – ha osservato Marciano – Le ragioni che hanno ispirato la costituzione della ‘Frz’ sono le stesse per cui si accinge, oggi, ad aderire con il Comune di Minturno. A mio avviso c’erano ampiamente le condizioni per aderire già anni fa, ma il passato conta ormai poco, bisogna guardare al futuro. Il ‘player’ industriale pubblico è quello che serve a chiudere il ciclo dei rifiuti nel comprensorio e a redistribuire tra i cittadini i risparmi che ne deriveranno. Il dibattito tra pubblico e privato ormai è superato: nel sud pontino chi può e deve operare per le più varie ragioni è Frz”.