Primo Maggio, Sparagna presenta a Roma “Il canto di Ulisse”

In ogni avventura artistica si vive una Odissea, un viaggio. Un allontanamento e un ritorno. Un mare aperto, un rischio, gli incontri imprevedibili. Mikis Theodorakis ha avuto come seconda patria l’Italia. Forse la sua seconda Itaca. Il suo viaggio da Ulisse moderno ha incontrato quello di tanti artisti. E nella sua voce, nelle sue creazioni di canto ognuno può riconoscere la propria Odissea: i grandi racconti mitici servono a conoscere meglio, non a caso, le nostre storie . “Il canto di Ulisse” è il titolo di un nuovo spettacolo che l’entnomusicologo formiano di Maranola Ambrogio Sparagna ha composto per omaggiare Mikis Theodorakis, una delle figure più importanti della cultura del Novecento, di cui quest’anno si celebra il centenario della sua nascita (1925-2021), un artista straordinario che ha fortemente caratterizzato la scena della nostra musica popolare componendo tante canzoni. Fra queste le indimenticabili “Un fiume amaro” e “Il ragazzo che sorride” verranno riproposte il 1 maggio, alle ore 18, presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma insieme a altre sue famose composizioni in greco, interpretate dalla grande voce di Theodoro Melissinopoulos, fra cui Mana Mouke Panaghia, e dal Coro popolare diretto da Anna Rita Colaianni. Eseguito in prima esecuzione assoluta, lo spettacolo “Il Canto di Ulisse” si arricchirà della presenza del poeta Davide Rondoni che proporrà una serie di liriche sue e di grandi poeti greci contemporanei di Theodorakis, di Miriam Ayaba, una delle giovani voci più interessanti della scena musicale napoletana, di Carmelo Cacciola solista di liuto cretese e del gruppo di danze popolari greche Opa Opa che interpreteranno, tra l’altro il famoso Sirtaki tratto dal film “Zorba il greco” composto appunto da Mikis Theodorakis