LATINA – La dottoressa Cinzia Marzoli resta presidente di Acqualatina e, con lei, il nuovo consiglio d’amministrazione dell’ente gestore rinnovato lo scorso anno. L’assemblea dei soci nella giornata di lunedì ha respinto la mozione di sfiducia che un gruppo di sindaci, di area Forza Italia e Pd, aveva presentato contro la nuova guida della società partecipando ad un bando pubblico quando era – tra gennaio 2023 e l’aprile 2024 – amministratore unico della società, la Capo D’Anzio spa che, prima di finire in liquidazione, aveva gestito il porto turistico della cittadina sul litorale romano. Se per i sindaci di Forza e del Pd la dottoressa Marzoli non avrebbe potuto diventare presidente di Acqualatina perché incompatibile, l’assemblea di lunedì ha rinnovato l’esistenza di un asse tra il socio di minoranza, Italgas, e i sindaci di Fratelli d’Italia e della Lega.
Questo blocco dei soci non ha partecipato alla votazione e la mozione è stata sostenuta solo dal 25,98% degli aventi diritto e, dunque, è stata respinta. Determinante sono stati i pareri legali prodotti da Acqualatina e da Italgas secondo i quali la dottoressa Marzoli, nominata dalla Prefettura di Roma quale amministratrice unico e prima semplice liquidatrice della Capo D’Anzio spa, ha rivestito l’incarico per soli sedici mesi – pari a meno di un esercizio e mezzo – e non per “almeno tre esercizi “ come richiesto dal disciplinare di gara della stessa Acqualatina. L’assemblea dei sindaci di lunedì ha rinviato al 12 maggio il punto riguardante la revoca dell’incarico di presidente Marzoli e dell’intero consiglio d’amministrazione ma, dopo la bocciatura della mozione di sfiducia, è ormai certo che non muti il management dell’ente gestore.