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Itri / Antonio Gelfù chiede la riapertura dell’Ufficio postale

ITRI – “Il diritto ai servizi essenziali non può essere trattato con superficialità: serve rispetto per i cittadini di Itri”. A dichiararlo è il candidato sindaco della lista “Insieme per Itri” Antonio Gelfù che “con grande preoccupazione” afferma di aver raccolto il malcontento diffuso tra i cittadini di Itri per il grave disservizio causato dalla chiusura dell’Ufficio Postale cittadino, attualmente in fase di manutenzione, ( manutenzione ancora non iniziata e né tantomeno si conosce una presunta data di fine lavori) e dalla scelta di collocare il camper sostitutivo in Piazzale Carabinieri d’Italia. Per Gelfù questa è “una decisione improvvisata, che si sta rivelando del tutto inadeguata: la postazione mobile messa a disposizione da Poste Italiane non solo è logisticamente scomoda per molti utenti, ma soprattutto offre una disponibilità di sportelli e di orari assolutamente insufficiente per rispondere alle esigenze della popolazione”. Anziani, lavoratori, famiglie e piccoli imprenditori si trovano ogni giorno a dover affrontare lunghe attese, disagi organizzativi e incertezze per poter usufruire di un servizio essenziale: “Questo non è accettabile – ha aggiunto Gelfù – Chiediamo con forza che venga individuata una soluzione più dignitosa e funzionale, che possa garantire una piena continuità dei servizi postali durante il periodo dei lavori: ad esempio, utilizzando temporaneamente un locale comunale o pubblico, come potrebbe essere l’ex Bar Centrale o altro, facilmente accessibile, e rafforzando la presenza degli operatori. Il rispetto per i cittadini di Itri passa anche – e soprattutto – dalla tutela concreta dei loro diritti quotidiani. Una comunità non può e non deve essere lasciata sola, soprattutto nei momenti in cui ha più bisogno di risposte chiare e tempestive – ha concluso Gelfù Porterò avanti con determinazione l’impegno per una gestione più seria e attenta dei servizi pubblici, ascoltando sempre la voce delle persone e facendo valere le loro giuste richieste”.