LATINA Caso Tiero – Arriverà nei primi giorni della prossima settimana la decisione del Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario se accogliere o meno la richiesta della Procura di concedere gli arresti domiciliari al consigliere regionale (di Fratelli d’Italia da cui si è autosospesosi) e presidente della commissione Sviluppo economico della Pisana Enrico Tiero, accusato di corruzione. Dopo l’interrogatorio preventivo di giovedì mattina il magistrato ha dato l’impressione di prendere tempo dopo le dichiarazioni rese dallo stesso Tiero (“ho cercato soltanto di aiutare qualcuno in cerca di un posto di lavoro”) e alla luce di una dettagliata memoria difensiva presentata dai suoi legali difensori, gli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Angelo Fiore, circa i cinque capi d’imputazione in cui si sarebbe consumata – a dire della Procura – la corruzione. L’uomo si era dichiarato “sereno”, i suoi avvocati certi di aver “circoscritto” le accuse a causa delle quali il consigliere regionale si è autosospeso dal suo partito che non ha potuto fare altro che prenderne atto. Al Gip Cario è arrivata la richiesta dei sostituti procuratori Martina Taglione e Antonio Sgarrella di concedere, in considerazione del pericolo di reiterare i reati, gli arresti domiciliari a Tiero . Il magistrato non ha limiti temporali per decidere ma, in considerazione della sua apprezzata “scrupolosità”, approfitterà del fine settimana per esaminare la memoria difensiva degli avvocati Cardillo Cupo e Fiore prima di assumere una decisione che – circolano diverse indiscrezioni a tal riguardo – potrebbe essere diversa da quella sollecitata dai pm inquirenti. E se Tiero venisse interdetto per un periodo medio-lungo (un anno) dall’incarico elettivo grazie al quale avrebbe messo in atto un “metodo” e operato “una condotta sistematica e contraria ai principi di “correttezza e imparzialità”? Non si esclude che il Gip Cario possa confermare Tiero nel ruolo di consigliere regionale ma imporgli il divieto di dimora nel Lazio. La decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina è attesa dalla stessa politica, sia quella provinciale legata a Fratelli d’Italia – da più parti si sussurra la richiesta di svolgere un’urgente seduta della direzione provinciale del partito chiamata a verificare la legittimità dei vari congressi comunali svolti con un tesseramento operato (secondo quanto è emerso dalle 118 pagine dell’ordinanza d’arresto della Procura) con logiche di compravendita delle tessere – che da quella regionale . E tutto ciò mentre i capigruppo delle forze di minoranza nel consiglio della Pisana hanno chiesto le dimissioni di Tiero da presidente della commissione Sviluppo economico per “assicurare la piena operatività dei lavori consiliari e tutelare la credibilità delle istituzioni regionali. Siamo pienamente consapevoli del valore della presunzione di innocenza, principio cardine del nostro ordinamento e garanzia per ogni cittadino, ma in un contesto istituzionale come quello del Consiglio regionale è altrettanto necessario – hanno detto in una nota congiunta – Mario Ciarla (Partito Democratico), Marietta Tidei (Italia Viva), Adriano Zuccalà (Movimento 5 Stelle), Alessio D’Amato (Azione), Claudio Marotta (Verdi e Sinistra), Alessandra Zeppieri (Polo Progressista) – preservare la fiducia dei cittadini e il corretto funzionamento delle commissioni. In attesa che la magistratura faccia piena luce sui fatti, è indispensabile un gesto di responsabilità politica che metta al centro la trasparenza, la correttezza e il rispetto per le istituzioni”.