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Formia / Nuova scuola media: negata al Comune la seconda proroga, finanziamento a rischio

FORMIA –  Il rischio è fondato e, incrociando le dita, l’ha ammesso anche il commissario Prefettizio del comune, Silvana Tizzano: Formia rischia di perdere uno dei più importanti finanziamenti ricevuti negli ultimi decenni. Si tratta di oltre 10 milioni e 50mila euro che nel 2018 il Ministero dell’economia e quello dell’istruzione, attraverso un decreto interministeriale, avevano concesso al comune di Formia per il miglioramento della propria edilizia scolastica. Si scelse di utilizzare quei fondi per l’abbattimento e ricostruzione di una delle tre scuole media della città, la storica “Vitruvio Pollione”, e per la realizzazione di una palestra a servizio del dirimpettaio plesso elementare “Edmondo De Amicis”, nel rione marinaro di Mola.

L’iter tecnico amministrativo è stato lungo e complicato ma il comune dal 2018 in poi non ha brillato per tempestività tecnico-amministrativa e l’inesistente gestione politica dell’intera vicenda. E’ di questi giorni la notizia che i Ministri eroganti il finanziamento hanno rigettato la richiesta del commissario Prefettizio Tizzano di beneficiare di una seconda proroga – ulteriori sei mesi – per completare l’iter e dunque conservare un finanziamento ottenuto per riqualificare e mettere a norma due plessi osboleti e superati ormai sul piano architettonico e funzionale.

La dottoressa Tizzano spera ora nell’intervento della politica perchè la città conservi questi fondi del governo centrale. La procedura è decismanete in alto mare: dopo aver chiesto l’apporto dei tecnici dell’Agenzia per la coesione territoriale per la redazione dello studio di fattibilità tecnico ed economica, sono ora al lavoro i tecnici di una società umbra vincitrice dell’appalto per la redazione del progetto definitivo. La sua approvazione dovrà avvenire ancora da parte di una conferenza di servizi e solo successivamente dovranno essere appaltati contemporaneamente il progetto esecutivo e l’intera opera.

I tempi sono oltremodo contingentati, però. Il Comune ha tempo entro il 31 agosto. Se non ci riuscirà entro questo termine vedrà vanificati questi fondi. Il commissario Prefettizio ha chiesto ulteriore tempo ma la risposta da Roma è stata negativa. Ma la politica, se vuole, sa fare anche i miracoli.. O almeno.