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Ponza / Aggressione nella frazione di Le Forna, proseguono le indagini dei Carabinieri

PONZA – Sono tutt’altro che concluse le indagini dei Carabinieri della Stazione di Ponza e della Compagnia di Formia per fare piena luce sul pestaggio di cui è stato protagonista l’altra notte, nella frazione di Le Forna, un uomo di 40 anni. Formalmente nei suoi riguardi l’arresto ai domiciliari è scattato per aver violato il divieto notificatogli dal Gip del Tribunale di Cassino con cui, su richiesta della Procura, non avrebbe potuto avvinarsi, nonostante fosse munito di un braccialetto elettronico, nei confronti dell’ex moglie e del nuovo compagno 43enne della donna.

Per questa ragione il 40enne è in attesa di essere processato per direttissima dal giudice unico del Tribunale di piazza Labriola ma le indagini sono tuttora in corso sotto il coordinamento del sostituto Procuratore Marina Marra. La posizione processuale del 40enne di Ponza, già denunciato per maltrattamenti, potrebbe aggravarsi nelle prossime ore alla luce del contenuto di alcune informative prodotte sul suo conto da parte dei Carabinieri che, diretti dal Maggiore Michele Pascale, hanno raccolto le testimonianze della vittima, dell’ex moglie, dell’adolescente 16enne che si trovava con lei e di altre persone che potrebbero aver partecipato o assistito all’aggressione.

I Carabinieri non escludono che quella di sabato notte possa essere stata una spedizione punitiva che, organizzata da giorni, è stata poi immortalata subito dopo dalla stessa vittima che, nonostante le grave ferite riportate, ha pubblicato l’aggressione subita sul suo profilo facebook. “Questa notte sono vivo per miracolo – aveva scritto la vittima del pestaggio – la legge ha permesso che su un’isola di 7 chilometri questo soggetto faccia la vita liberamente con un braccialetto elettronico dopo un divieto di dimora a Ponza, e io con un dispositivo elettronico che suona ogni qualvolta lui si avvicina a me. In pratica suona sempre…”.