FORMIA – Nonostante le riserve manifestate dai legali, ha avuto una coda polemica lo svolgimento dei funerali di Luigi Magrino, il commerciante di auto di 41 anni residente da anni Formia ucciso la scorsa settimana in un distributore di carburanti sulla via Domiziana a Mondragone. Richiamandosi ad un preciso protocollo della locale Diocesi in tema di funerali, il parroco di Cellole, di cui era originario Magrino, don Lorenzo Langella, si è rifiutato di celebrare i funerali del 41enne presso la chiesa dei San Marco e di San Vito di Cellole. Il sacerdote ha motivato il suo rifiuto per la scelta della vittima di avere come sfondo sul suo profilo sociale la foto di uno dei fondatori del clan dei Casalesi, Michele Zagaria. Ne sarebbe nata una trattativa a distanza tra il legale di Magrino da una parte, la Diocesi e la Prefettura di Caserta dall’altra. E’ stato prodotto anche il casello giudiziario di Magrino che non sarebbe mai stato indagato per reati di mafia ma solo per truffa. Ma don Langella è stato irremovibile rifiutandosi di celebrare quelle esequie. Intanto continuano le indagini dei Carabinieri del Reparto territoriale dopo il rinvenimento del cruscotto del Suv della vittima di un assegno che, per un importo di quasi 750mila euro, era intestato al negozio di arredamento di proprietà del presunto autore del delitto, Giancarlo Pagliaro di Mondragone.