Ventotene / Rumori nell’isola, Festival e laboratorio culturale tra jazz e world music

VENTOTENE – Quando la musica incontra la storia, l’arte dialoga con il mare e le culture si fondono in un abbraccio che sa di futuro. Tutto ciò è “Rumori nell’isola”, un festival che dal 2002 ogni anno nei primi giorni di settembre trasforma le piazze e gli scenari naturali di Ventotene in palcoscenici aperti al mondo, dando vita a un dialogo tra jazz, world music e nuove sonorità rendendo questo appuntamento unico nel panorama culturale italiano. “Rumori nell’Isola” non è solo un festival musicale, ma un laboratorio culturale che da oltre due decenni celebra l’incontro tra popoli, generazioni e linguaggi. Si tratta di un ponte ideale che unisce la tradizione mediterranea alle nuove tendenze, nello spirito di apertura che richiama i valori fondativi dell’Europa. Ogni concerto è un tassello di un mosaico che racconta non solo la musica, ma anche l’identità stessa di Ventotene: un’isola che da sempre ispira idee di libertà, dialogo e convivenza. Nel corso degli anni, “Rumori nell’Isola” ha fatto risuonare tra le onde di Ventotene le voci e gli strumenti di grandi protagonisti della scena musicale come Maria Pia De Vito, Daniele Sepe, Gabriele Mirabassi e Roberto Taufic: artisti che, con la loro arte, hanno intrecciato la storia dell’isola con la forza universale della musica.

IL PROGRAMMA

L’edizione 2025 conferma questa vocazione con quattro appuntamenti di grande prestigio:

il 4 settembre sarà protagonista il “Kora Beat”, uno tra i più interessanti progetti del panorama world/jazz in Italia. E’ una band nata Torino da un’idea del Maestro Cheikh Fall, musicista senegalese di Dakar. La kora è un’arpa dell’ Africa occidentale suonata soprattutto nella musica tradizionale. I Kora Beat esplorano le potenzialità che ha questo particolare strumento nell’incontro con generi diversi come il jazz, il funk, ed i ritmi africani moderni come lo mbalax ed il coupé decalé. Il risultato è una miscela di suoni del tutto innovativa, sorretta da un groove coinvolgente e caratterizzata dal dialogo tra kora e sax. ll pubblico che già conosce Kora Beat sa cosa gli aspetta: una serata di festa, danza e grande musica. I brani raccontano storie di viaggio e di incontri, convivenza e dialogo interculturale, espressi in lingua Wolof, Mandeng, Malinke. Il gruppo è attivo dal 2013 e ha già suonato, oltre che in Italia, In Senegal e in India. Si è esibita in contesti prestigiosi come il Piccolo Teatro di Milano, la settimana italiana a Dakar, il Bihar Diwas a Patna (India), il Tarantella Power Festival in Calabria. Nel 2021 hanno aperto il concerto di Salif Keita per il Torino Jazz Festival.

Il 5 settembre i riflettori saranno puntati su Francesco Fratini Quartet, giovane trombettista tra i più apprezzati della nuova scena jazz: si esibirà con un gruppo nato dall’incontro di musicisti con percorsi diversi ma legati da anni di collaborazioni. E’ un progetto nuovo che si fonda su un’idea di ensemble democratica e dinamica, dove ogni voce ha lo stesso peso creativo. La musica diventa il vero fulcro narrativo, capace di fondere esperienze e sensibilità differenti. Il quartetto esprime un jazz compatto e determinato, frutto di ricerca e condivisione. Un suono che riflette l’anima della civiltà urbana e le sfumature della vita quotidiana. Sabato 6 settembre è caratterizzato da una doppia esibizione, la mattina alle 12, in località “Faro” si svolgerà il Concerto on the Rocks, l’appuntamento tradizionale che chiude le masterclass di Maria Pia De Vito, Roberto Taufic e Roberto Rossi, con un’esibizione collettiva che vedrò in scena gli allievi e i docenti dei laboratori alternarsi in un dialogo musicale intenso e coinvolgente. Il progetto nasce dalle masterclass “Voce, corpo e improvvisazione” (De Vito), “La chitarra tra Brasile, jazz e world music” (Taufic) ed i ritmi “con percussione” (Rossi). Il gruppo accompagna questa performance unica, che trasforma il “Faro” di Ventotene in un palcoscenico naturale.

La sera del 6 settembre, il secondo appuntamento della giornata con “Spiritus Mundi”, un progetto suggestivo di Daniele Sepe, che mescola jazz, provenienze folk e atmosfere globali, muovendosi tra protest song, melodie tradizionali e arrangiamenti contemporanei. Nato come album nel 1995 e divenuto poi una performance itinerante, Spiritus Mundi trasporta il pubblico in un viaggio sonoro carico di storia, denuncia e ricerca emotiva. La 23° edizione di “Rumori nell’isola” avrà naturalmente l’ingresso gratuito ed è realizzato con il patrocinio del Comune di Ventotene ed il contributo degli operatori turistici e commerciali della seconda isola pontina. Tornerà a ribadire la sua unicità: un’esperienza che non si limita all’ascolto, ma che invita a vivere l’isola come palcoscenico diffuso, luogo di incontro e laboratorio di cultura europea.