Latina / Enrico Tiero, cresce l’attesa per l’interrogatorio

LATINA – Cinque episodi in cui si sarebbe consumata la corruzione. Potevano essere sette se non fosse stato cancellato dal Codice Penale il reato di abuso d’ufficio. Con questo pesante fardello accusatorio il consigliere regionale (autosospesosi da Fratelli d’Italia) Enrico Tiero giovedì mattina è atteso davanti il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario chiamato a condurre l’interrogatorio di preventivo che, richiesto dai sostituti Procuratori Antonio Sgarrella e Martina Taglione, è finalizzato alla concessione degli arresti domiciliari per l’esponente di Fdi più votato (oltre 16mila euro) alle ultime elezioni regionali di febbraio 2023.

Nella loro istanza d’arresto l’uomo politico è accusato di aver praticato un vero e proprio “metodo” che, finalizzato ad ottenere somme di danaro o favori (acquisto di tessere per il suo partito), si sarebbe concretizzato con la stabilizzazione della figlia presso la clinica privata Icot di Latina, l’aumento di posti letto convenzionati con la regione Lazio, l’assunzione di giovani elettori presso una catena di supermercati ed il tentativo di concedere un appalto regionale (a favore del comune di Latina) ad un’azienda impegnata nel ciclo dei rifiuti.

Se per Tiero i Pm Sgarrella e Taglione hanno chiesto i domiciliari per il tentativo di reiterare i reati ipotizzati, sono indagati a piede libero gli imprenditori Maurizio Maresca, di 62 anni, Roberto Ciceroni di 63 anni, Leonardo Valle, di 54 anni, Francesco Traversa, di 55 anni e Lorenzo Morabito, di 37 anni. La richiesta dei domiciliari è stata sollecitata per Tiero – del cui collegio difensivo fanno parte ora gli avvocati Pasquale Cardillo Cupo e Angelo Fiore, con una motivazione assai severa: ”Le condotte accertate (l’ordinanza si snoda lungo 118 pagine) impongono l’adozione di una misura cautelare coercitiva che, in relazione alla gravità dei fatti per cui si procede – terminano i due Pm – ha fatto emergere una diffusività ed un’insidiosità delle condotte realizzate”.