SANTI COSMA E DAMIANO – La differenza è sottilissima quanto sostanziale: le ispezioni disposte dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara si sono concluse ma non sono arrivate a nessuna conclusione nel merito, nè su altri aspetti c’è stata nè può essere, anticipata”. A dichiararlo – o meglio – a precisarlo è l’ufficio scolastico regionale che dichiara di essere “titolare” degli accertamenti promossi dal Ministero sulla tragica vicenda di Paolo Mendico, il 15enne di Santi Cosma e Damiano che si è tolto la vita l’11 settembre alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico. L’Usr nega che siano state avviate nel concreto procedure disciplinari nei confronti del personale docente che – secondo i genitori del 15enne – avrebbe sottovalutato nel corso del tempo fenomeni di bullismo di cui sarebbe stato vittima il 15enne di Santi Cosma e Damiano.
L’ufficio scolastico regionale rende solo noto di aver terminato l’ispezione, ma che, allo stato attuale, gli ispettori stanno analizzando tutto il materiale raccolto e solo allora sarà possibile inviare gli accertamenti a chi sta indagando sulla tragica fine del 15enne e capire se sarà necessario fare delle contestazioni ai docenti e al personale scolastico nel caso in cui non fossero state prese misure adeguate o se ci siano state sottovalutazioni. L’Ispezione compiuta dall’ufficio scolastico del Lazio ha riguardato docenti e personale scolastico che sono stati ascoltati, oltre all’acquisizione della documentazione presso l’istituto che frequentava Paolo a Santi Cosma e Damiano anche se avente la sede principale a Fondi.
I genitori di Paolo sostengono da settimane di aver chiesto in alcune lettere l’intervento della scuola, certi che il figlio fosse vittima di atti bullismo. E’ una versione restituita ai mittenti dalla dirigente dell’Itis Pacinotti, la professoressa Gina Antonetti: “Non abbiamo ricevuto alcuna lettera e tantomeno una richiesta di parlare con la sottoscritta. Non accetto illazioni sui colleghi docenti di cui è stata denunciata la loro indifferenza o connivenza su questa tragica vicenda. Le ispezioni sono terminate – è vero – ma del loro esito sono a conoscenza solo i funzionari dell’Usr che le hanno svolte”.
Ad incendiare il dibattito ci ha pensato il fratello maggiore della vittima, Ivan, che, mentre considera un “segnale positivo” l’intervento del Ministro Valditara, accusa la scuola di aver sottovalutato l’entità delle segnalazioni presentate dai genitori ed il malessere esternato nel corso del tempo dal fratello. Ivan Mendico si augura che le conclusioni cui arriveranno gli ispettori del Ministero sia consegnate alle due procure che stanno indagando, quella dei Minori e quella ordinaria di Cassino, e anticipa l’istituzione di un’associazione che non ricorderà soltanto il fratello ma attiverà a Santi Cosma e Damano uno sportello d’ascolto. La Regione Lazio deve convocare con urgenza l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Assessore regionale alla Scuola, Pino Schiboni, per un’audizione in relazione alla confusione informativa sull’inchiesta disciplinare seguita al suicidio di Paolo Mendico. Questa, in sintesi, la richiesta contenuta in una lettera a firma della consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, al presidente della Commissione Istruzione e Diritto allo Studio, Angelo Tripodi (Forza Italia). “Tutti gli organi di informazione, inclusi quelli facenti capo all’emittente pubblica nazionale, hanno dato notizia della conclusione delle ispezioni, disposte dal Ministero dell’Istruzione, Valditara – si legge nella missiva – In base a queste notizie le ispezioni avrebbero confermato i ripetuti episodi di bullismo, nonché le negligenze del personale scolastico nel farvi fronte.
Lunedì, invece, una nota stampa dell’Ufficio Scolastico Regionale, organo del Ministero e titolare degli accertamenti relativi al caso, smentisce quanto sopra riportato, affermando che ‘la procedura è tuttora in corso, per cui nessuna conclusione né nel merito né su altri aspetti è stata, né può essere, anticipata’”. Per la consigliera regionale Dem “si tratta di una confusione amministrativa che si aggiunge al già grave depotenziamento da parte della Giunta Rocca di fondi e misure per la prevenzione del bullismo e del disagio giovanile: dalla legge regionale sul bullismo, definanziata nel 2024 e poi rifinanziata nel 2025 con soli 100mila euro a fronte dei 280mila del 2022, al Premio per le scuole “Willy Monteiro Duarte”, finanziato con 50mila euro ma mai partito, fino agli sportelli d’ascolto psicologico nelle scuole, fermi perché i fondi europei per gli anni scolastici 2025/2026 e 2026/2027 sono ancora bloccati” ha concluso l’Onorevole Mattia.