Mattarella a Latina: “Salari insufficienti sono una grande questione”

LATINA – Non ha tradito le aspettative della vigilia il profondo e applaudito intervento che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha tenuto martedì mattina visitando a Latina una delle eccellenze del polo farmaceutico della provincia pontina, la Bsp. Quello del Capo dello Stato è stato un intervento a trecentosessanta gradi e quello dei dazi imposti dal nuovo corso americano alla Casa Bianca è un “nuovo rischio per il sistema Italia, un’antica forma di prove di forza, che possono ostacolare il diritto all’accesso alle cure, alla salute, per ogni popolo del mondo, specialmente i più poveri e fragili. Si tratta di prospettive che, inoltre, producono effetti negativi sull’economia globale. Effetti che possono interpellare anche il nostro Paese”. In Provincia di Latina si continua a morire troppo sui luoghi di lavoro e Mattarella ha definito questo fenomeno “una piaga che non accenna ad arrestarsi e che, nel nostro Paese ha già mietuto, in questi primi mesi, centinaia di vite, con altrettante famiglie consegnate alla disperazione. Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione. E’ evidente che l’impegno per la sicurezza nel lavoro richiede di essere rafforzato. Riguarda le istituzioni, le imprese, i lavoratori”, ha sottolineato il capo dello Stato.

L’intervento alla Bsp, poi, affrontato elementi di preoccupazione, quelli sui livelli salariali, come segnalano i dati statistici e anche l’ultimo Rapporto mondiale 2024-2025 dell’Organizzazione internazionale del lavoro. “L’Italia – ha aggiunto Mattarella riferendosi a questo documento – ‘si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008’, nonostante l’avvenuta ripresa a partire dal 2024. Questo mentre, a partire dal 2022, la produttività è cresciuta. Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso. Tante famiglie non reggono l’aumento del costo della vita. Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia”, ha sottolineato il presidente della Repubblica.

La visita di Latina si è svolta – ironia della sorte- alla vigilia di un’attesa data simbolo, quella del 1 maggio, la festa del lavoro. Un lavoro che non può consegnare alla morte, ma sia indice di sviluppo, motore di progresso, sia strumento per realizzarsi come persona. Il lavoro non può separarsi mai dall’idea di persona, dall’irriducibile unicità e dignità di ogni donna e di ogni uomo. Nessuno deve sentirsi scartato o escluso. La Repubblica è fondata sul lavoro. Il lavoro è radice di libertà, ha animato la nostra democrazia, ha prodotto eguaglianza e, dunque, coesione sociale”, ha sottolineato il presidente della Repubblica che ha augurato per il Primo maggio “gioia e serenità ai giovani che parteciperanno al tradizionale concertone di piazza San Giovanni a Roma. Buona festa del lavoro anche a chi il lavoro lo sta cercando. Buona festa a chi lo crea e a chi lo difende”.

Commovente il ricordo di papa Francesco da parte di Mattarella nella parte conclusiva del suo intervento: “Il carattere della nostra società è a misura della dignità della persona che lavora, anche per rispettare l’articolo 36 della nostra Costituzione. Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano” ci ha ricordato Papa Francesco nella benedizione pasquale, il suo ultimo messaggio”. E poi la necessità di alimentare “il confronto tra le parti sociali, il dialogo favorito dalle istituzioni “che è stato – ha detto Mattarella – nella nostra storia – con intese dal valore epocale – un volano di progresso civile, sociale, economico. Il dialogo tra imprese e sindacati ha molti ambiti in cui può svilupparsi. Conviene sempre investire nel dialogo, aiuta a raggiungere mete di progresso, come è stato con l’invenzione, nel secolo scorso, dello Stato sociale. E’ questo un tema fondamentale nell’agenda pubblica. E infine duro è stato anche l’atto d’accusa contro il caporalato, un “fenomeno scandaloso” che ha provocato in provincia anche vittime ingiuste ed indifese: “Va contrastato con fermezza” .

Diversi, dopo l’intervento del capo dello Stato a Latina, sono stati i commenti delle diverse forze politiche ai diversi livelli. L’assessore regionale all’ambiente Elena Palazzo ha sottolineato come “la più alta carica dello Stato abbia scelto proprio un’azienda del territorio laziale, l’azienda farmaceutica Bsp di Latina, espressione dell’eccellenza del settore, per celebrare l’imminente Festa del Lavoro. È la dimostrazione delle enormi potenzialità di questa area industriale e di come sia possibile conciliare lo sviluppo economico con il rispetto dell’ambiente. Quella visitata è un’azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di farmaci oncologici di nuova generazione, con una grande attenzione per la sostenibilità, un vero fiore all’occhiello per Latina. Grazie agli importanti investimenti in formazione e innovazione, la Bsp ha creato in questi ultimi anni oltre mille posti di lavoro, incidendo in maniera positiva sull’economia dell’area che la ospita”- ha concluso l’assessore Palazzo.