ITRI – Tutto come previsto. La riqualificazione urbana ed ambientale della contrada Campiglioni sta incendiando la fase iniziale della campagna elettorale al comune di Itri. L’allarme lanciato dall’omonimo comitato civico circa i ritardi denunciati in una lettera aperta ai quattro candidati sindaco per quanto concerne la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio frana dopo l’evento alluvionale del 3 e 4 novembre 2021 ha provocato un legittimo dibattito che, inaugurato dall’assessora regionale (di Itri) all’ambiente Elena Palazzo, era proseguito con la l’importanza presa di posizione dell’aspirante primo cittadino della lista “Itri 2035”. Se l’architetto Andrea Di Biase considera “un’assoluta priorità” la messa in sicurezza di Campiglioni e di Valle Colella, anche il candidato a sindaco di “Insieme per Itri “ Antonio Gelfù mercoledì ha voluto recepire le lagnanze e le richieste dei 200 residenti che, a tre anni a mezzo dal disastro ambientale verificatosi in poche ore di pioggia, sono costretti ad evacuare quando viene attivata l’allerta meteo di color arancione. Gelfù ha visitato la zona accompagnato dai candidati consiglieri comunali Maurizio Vidoni, Michele Notarianni, Silvia Mancini e Miriam Papa. “Itri non ha bisogno di promesse faraoniche all’ultimo minuto, ma di serietà, chiarezza e coinvolgimento diretto dei cittadini. Da anni si parla di milioni e milioni per la messa in sicurezza dell’area, e oggi – guarda caso – si annunciano decine di milioni da parte della Regione Lazio. Una domanda sorge spontanea: perché questi fondi non sono arrivati prima? Perché solo ora, in pieno clima elettorale, si tirano fuori progetti tanto ambiziosi quanto vaghi nei contenuti?” ha incalzato Gelfù. Il candidato sindaco di “Insieme per Itri” ha posto inoltre l’attenzione su un punto fondamentale e spesso taciuto: “Nel piano regionale si prevede, tra l’altro, l’abbattimento di alcune abitazioni. Ma di questo l’assessore regionale non parla. Quali case? Chi ne sarà coinvolto? Cosa si prevede concretamente per le famiglie interessate?”. Gelfù denuncia l’assenza di trasparenza e soprattutto di partecipazione: “È inaccettabile che decisioni così impattanti vengano calate dall’alto senza un minimo confronto con la comunità locale. I cittadini non possono essere semplici spettatori, ma devono essere protagonisti delle scelte che riguardano il territorio, le loro case e il loro futuro.” La lista “Insieme per Itri” – ha concluso Gelfù – “si batterà per un metodo nuovo, basato su partecipazione reale, chiarezza nelle scelte e rispetto per le persone. Basta proclami: Itri ha bisogno di una politica che ascolta e costruisce con i cittadini, non sopra le loro teste.”
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.