Gaeta / Funerali di Sabrina Nardella, commosso abbraccio della città

GAETA – Una mamma non può mai abbandonare i suoi figli e sappiate che quando pensate di sentirvi soli mamma Sabrina ci sarà sempre con voi. Lei non vi ha abbandonato. Siatene certi”. E’ stato questo uno dei passaggi più struggenti e commoventi dell’omelia di Don Giuseppe Rosoni, il parroco che venerdì’ pomeriggio ha avuto l’impegnativo compito di celebrare presso la gremitissima chiesa degli Scalzi di Gaeta i funerali di Sabrina Nardella, la 38enne parrucchiera e madre di due bambini in tenera età che ha perso la vita la scorsa settimana mentre si stava sottoponendo, presso la clinica “Iatropolis” di Caserta, ad un intervento di chirurgia estetica e, più precisamente , di liposuzione alla zona addominale. Don Rosoni si rivolto soprattutto ai bambini di “Sabry”, Alessandra e Davide, ai quali ha dedicato l’omelia toccante di una funzione religiosa in occasione della quale il quartiere de La Pjaia si è letteralmente fermato per tentare di lenire il dolore ai familiari più stretti della parrucchiera e stimata e conosciuta nell’intera città di Gaeta.

Le esequie, curate come sempre con dovizia di particolari dall’Antica Impresa “Salvatore Salemme”, hanno permesso, dopo una settimana, alla comunità gaetana di riabbracciare Sabrina, il cui decesso è tutto da chiarire anche dopo il particolare esame autoptico disposto mercoledì dal sostituto procuratore della Procura di Santa Maria Capua Vetere Nicola Camerlingo presso l’obitorio dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta. Era stato un esame tecnico irripetibile molto partecipato basti ricordare che vi avevano partecipato ben quattro periti di fiducia del magistrato titolare delle indagini, quelli indicati dalle quattro persone al momento indagate con l’ipotesi di reato di omicidio colposo di concorso – l’amministratore della clinica di Caserta, un infermiere e due medici che hanno effettuato l’intervento in day hospital – mentre la famiglia della vittima, attraverso gli avvocati Vincenzo e Matteo Macari e Concetta Gaudino, aveva nominato il medico lega Francesco Loreti Romantini.

Soprattutto i consulenti della Procura – i dottori Valerio Mastroianni, Francesco Diurno, Carlo Petraccione e Carmela Bonomo – hanno fatto sapere di avere bisogno di 60 giorni di tempo per depositare le loro considerazioni medico legali alla luce dello svolgimento di ulteriori analisi istologiche e di laboratorio per definire la causa del decesso di Sabrina avvenuto dopo alcune ore dall’intervento. Il tempestivo ed efficace operato dell’autorità giudiziaria sammaritana nelle ore successive a questa immane tragedia era stato sottolineato dai legali della familiari di Sabrina, gli avvocati Macari e Gaudino, secondo i quali la verità, in attesa dell’esito dell’autopsia, potrbebbe emergere già dall’esame della cartella clinica della vittima operato dai Carabinieri del comando provinciale di Caserta a dai sigilli apposti alla sala operatoria in cui questo intervento di chirurgia estetica era avvenuto. A voler vederci chiaro è anche il Ministero della Salute: ha chiesto alla Regione Campania una relazione sui fatti accaduti per fare piena luce sulla dinamica e prendere eventuali provvedimenti di propria conseguenza.

I funerali di venerdì, nonostante la giornata calda e quasi estiva, si sono svolti in un clima mesto e di tristezza acuito dal lutto cittadino proclamato dal sindaco di Gaeta Cristian Leccese con l’ordinanza 174 del 1 maggio: “Ho sentito di farmi interprete del profondo sentimento di dolore e commozione che ha colpito la nostra Comunità e ho ritenuto pertanto di dover manifestare in modo tangibile e solenne il cordoglio della stessa nei confronti dei familiari della donna scomparsa – aveva dichiarato Leccese – Gaeta città solidale, attenta, sensibile non può non stringersi con affetto intorno ai figli, ai genitori e a tutti i familiari di Sabrina porgendo loro le condoglianze più sentite”

(Foto di Copertina: Antonio Gioia per lacronaca.it)