LATINA – In meno di venti minuti ha seminato il panico nella periferia est della Capitale, compiendo tre rapine con una bottiglia di vetro rotta brandita come un’arma. Il bilancio è di tre vittime – due ragazze e un giovane – un bottino da 153 euro e un iPhone 11. È accaduto lo scorso 29 aprile, tra le 20:15 e le 20:35, in via Gastinelli e via Trucco, nel quadrante di Tor Bella Monaca.
Il presunto autore dei colpi è un uomo di 32 anni, N.Z., originario di Latina, incensurato, che è stato arrestato in flagranza dai Carabinieri della compagnia di Tor Bella Monaca. Il suo volto corrispondeva alle descrizioni fornite dalle vittime e la sua cattura è avvenuta grazie anche alla reazione di una delle persone derubate, che ha cercato di inseguirlo subito dopo l’aggressione.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo era stato segnalato come scomparso poche ore prima dai familiari. Ritrovato in stato confusionale, era stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Eugenio. Da lì, però, si sarebbe allontanato autonomamente poco prima di entrare in azione. Al momento delle rapine era senza documenti né cellulare, e in evidente stato di alterazione per l’assunzione di alcol e farmaci.
In uno dei tre episodi, N.Z. avrebbe puntato la bottiglia rotta al collo di una ragazza, minacciandola con queste parole: «Dammi quello che hai oppure ti ammazzo». Il modus operandi è risultato identico nei tre casi, segno di uno stato mentale fuori controllo più che di una pianificazione criminale.
Fermato dai militari, è stato giudicato con rito direttissimo: il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. La difesa ha chiesto il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica, facendo leva sulle condizioni psicologiche alterate del giovane al momento dei fatti.
Il processo riprenderà il prossimo 2 luglio. Nel frattempo si attendono gli esiti degli accertamenti clinici che potrebbero cambiare il destino giudiziario dell’imputato.