Formia / Le dimissioni dell’assessore Pugliese non spiegate alla città

FORMIA – Fanno discutere le dimissioni rassegnate da Marcello Anastasio Pugliese, assessore all’urbanistica ed al demanio del comune di Formia. La notizia, apparsa sulle chat di maggioranza, è stata confermata ieri dallo stesso Pugliese. L’avvocato era ritenuto particolarmente vicino all’area di Forza Italia che fa riferimento a Salvatore Forte ed aveva assistito tempo addietro il consorzio industriale del Lazio. La decisione di troncare la sua esperienza a Formia è stata dunque un atto volontario, anche se non mancano le riflessioni sulla sua natura improvvisa che non ha trovato pronto il suo sostituto e lascia, nelle mani del sindaco Gianluca Taddeo una quantità di deleghe spropositata, tra cui, in particolare l’intero settore tecnico.

Immacolata Arnone

L’aggiunta dell’urbanistica ai lavori pubblici è solo l’ultima delle deleghe piovute nella disponibilità del sindaco. Non si è fatta attendere la reazione di Immacolata Arnone. “Un altro assessore – è il pensiero della consigliera comunale di Guardare Oltre – lascia la Giunta Taddeo, dopo l’Avallone, la Zangrillo, la Nervino… Una Giunta che da quasi sei mesi non rispetta più le quote rosa previste dalla legge, dove non esiste più nessun confronto, dove la legalità ha sempre un posto più marginale. Dove il confronto democratico non esiste quasi più , appare sempre più vero il detto , chi vince capisce e comanda”.

Congresso di Forza Italia di Formia

La tocca larga invece la consigliera di Un’Altra città Paola Villa che interpreta la situazione politica come un vero e proprio naufragio. “Ed ora la giunta di Formia a guida Gianluca Taddeo e Pasquale Cardillo Cupo – esordisce – perde un altro pezzo, l’assessore all’urbanistica Anastasio Pugliese. Ed anche stavolta, come successe con la andata via dell’assessore alle opere pubbliche, Eleonora Zangrillo, neanche una motivazione per le dimissioni, neanche un fiato, tutti zitti e allineati, perché così ordinano i “capi”, perché questo è! Così come nessuna parola vera e reale su quanto è emerso dall’inchiesta di Andrea Palladino sulla 7: perché il vicesindaco, Giovanni Valerio, non smentisce o non chiarisce le sue presunte vicinanze con la famiglia Bardellino? Il sindaco nella sua lunga lettera di “giustificazioni” in consiglio comunale, in cui mistifica ed elenca falsità, scarica le responsabilità, oltre 3000 battute, dove non viene mai nominata la famiglia Bardellino, mai neanche per sbaglio, al contrario della sottoscritta che viene nominata diverse volte. La lunga lettera con cui afferma “che la camorra non esiste, ma sono fatti degli anni ’80, ’90 e primi anni 2000”, offendendo tutti noi e la nostra memoria”.

Paola Villa

La villa si riferisce ad una lunga scia di episodi in cui sono rimasti coinvolti o comunque si è ravvisata la presenza di esponenti della malavita e che sono nelle cronache di questi ultimi anni. “La grande parte sana di Formia, quella che nonostante tutto lavora onestamente e va avanti, quella che nessuno ha veramente difeso, quella per cui vale la pena prendere sputi, insulti, offese e minacce – conclude – resta silente, resta inerme davanti ad uno spettro che non è certo Antonio Bardellino, ma la verità dei fatti, l’evidenza delle cose, la chiarezza della realtà. Questo è il vero spettro di questa nostra amata città, mentre una giunta ormai ridotta all’osso, dove non vengono rispettate le quote rose e la legittimità della legge, è alla deriva verso un naufragio dove si salveranno solo loro, i parenti, gli amici, gli amici degli amici…forse si salveranno solo loro…ma non certo si salverà la nostra città”.

Si è chiusa invece in un silenzio assordante l’amministrazione comunale, da cui non arriva alcuna spiegazione o nota su quanto sta accadendo e lascia in molti osservatori un dubbio amletico: le dimissioni di un assessore riguardano la città o sono un atto interno di palazzo?