Formia / Pedemontana, il comitato Pontone chiede lo svincolo ai 25 ponti

FORMIA –  Il Comitato Pontone ha depositato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica le proprie osservazioni nell’ambito della procedura VIA sulla Variante SS7 “Appia” (Pedemontana – RM36). Al centro della richiesta c’è un punto che i cittadini ritengono non negoziabile: lo spostamento della rotatoria Ovest, oggi prevista in via Canzatora, all’area di via dell’Agricoltura, la cosiddetta strada consortile dei “25 Ponti”.

Secondo il presidente dell’associazione, Raffaele Trano, si tratta di una scelta imprescindibile per la sicurezza e la vivibilità di Formia. La zona di via Canzatora è da anni teatro di incidenti stradali, alcuni dei quali con conseguenze gravissime, e convive con criticità idrauliche legate al Rio Pontone, classificato a massima pericolosità. Collocare lì un nodo di accesso della nuova Pedemontana significherebbe aggravare i rischi, concentrando cantieri e traffico pesante in un’area già fragile.

L’alternativa di via dell’Agricoltura, sottolinea il Comitato, rappresenta invece una soluzione praticabile e più coerente con le esigenze del territorio. Si tratta di una strada consortile a destinazione industriale, già attrezzata per il traffico logistico e fuori dalle aree vincolate paesaggisticamente e archeologicamente. Una scelta che ridurrebbe drasticamente il transito dei mezzi pesanti lungo l’Appia e la Flacca, restituendo respiro ai quartieri costieri e alle zone a forte vocazione turistica come Vindicio, senza compromettere il paesaggio e i beni culturali tutelati, a partire dal Mausoleo di Cicerone.

La questione, però, non riguarda solo la sicurezza e l’ambiente. Negli ultimi anni, osserva il Comitato, lo Stato e gli enti locali hanno investito quasi 80 milioni di euro nel porto commerciale di Gaeta, con l’obiettivo di farne un hub intermodale strategico. “È incomprensibile – afferma Trano – che dopo tali investimenti il progetto della Pedemontana ignori l’esigenza di collegare direttamente il porto con la grande viabilità. Uno svincolo su via dell’Agricoltura è l’unico modo per dare coerenza a quelle risorse pubbliche e trasformarle in competitività logistica reale”.

Il Comitato Pontone ha chiesto dunque al MASE di imporre come prescrizione vincolante la realizzazione dello svincolo “25 Ponti – via dell’Agricoltura”. Senza questa modifica, avverte l’associazione, l’opera non risolverebbe le criticità ma le sposterebbe sulla costa, peggiorando la sicurezza stradale, la salute dei cittadini e la tutela del paesaggio.

“Chiediamo un atto di responsabilità e di coerenza – conclude Trano –. Anche i Comuni di Formia e Gaeta hanno già espresso la stessa richiesta, rimasta inascoltata. È il momento di correggere il progetto, per non vanificare un’occasione storica e per non scaricare sulla popolazione costi insostenibili in termini di qualità della vita”.