FONDI – Ha ottenuto il successo che meritava domenica sera, presso la sala Lizzani, uno degli appuntamento previsti nella ricca e qualificata programmazione della 24° edizione del “Fondifilmfestival – Riviera d’Ulisse”. Nell’ambito della sezione “Immagini dal lavoro” è stato inserito un doppio appuntamento e non a caso i film in proiezione hanno restituito la complessità del mondo del lavoro attraverso sguardi differenti, attraversando decenni e geografie, pubbliche verità e storie invisibili.
Inizialmente c’è stato un incontro con il bravo regista di Latina Gianfranco Pannone e la direttrice della sezione femminile del carcere di “Rebibbia” Nadia Fontana ha introdotto la proiezione di “Qui è altrove – Buchi nella realtà” (2024). Pannone ha condotto nel carcere di Volterra, dove la Compagnia della Fortezza, formata da attori-detenuti e guidata da Armando Punzo, ha trasformato l’esperienza detentiva in creazione teatrale. Il teatro, qui, è lavoro dell’anima e del corpo, occasione di libertà interiore dentro i confini imposti dall’istituzione.
Un altro sguardo sul potere e sulla rappresentazione è stato offerto da un film che ha interrogato il ruolo del lavoro visivo e la responsabilità di chi costruisce l’immagine pubblica del potere. Si è trattato di “Controluce” (2024) di Tony Saccucci, ritratto affascinante di Adolfo Porry-Pastorel, primo fotoreporter italiano e autore di celebri scatti del regime fascista, interpretato dall’attore fondano Michele Eburnea.
Il film – liberamente ispirato al libro “Scatto Matto” (Marsilio) di Vania Colasanti e vincitore del Nastro d’Argento per il Miglior Docufilm 2025 – è stato introdotto dal regista e dall’interprete principale. Tutte le iniziative del festival sono come sempre a ingresso gratuito. Il programma completo è consultabile sul sito www.assodesantis.it e gli aggiornamenti sulla rassegna sono regolarmente pubblicati sulla pagina Facebook associazione “Giuseppe De Santis – Fondifilmfestival-Riviera d’Ulisse”.
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