Fondi / Stop al forno crematorio, richiesta di risarcimento danni da 25 milioni

FONDI – La campagna elettorale al comune di Fondi non è ancora iniziata ma già si conosce l’entità della prima spada di Damocle che avrà pendente sul collo il prossimo sindaco: una richiesta di risarcimento danni di 25 milioni di euro avanzata dalla società che aveva presentato un progetto che, contestato dalle minoranze e da tantissimi cittadini, prevedeva la costruzione di un forno crematorio nei pressi del locale cimitero “in una zona densamente popolata e vicina a scuole e ospedali”. Il progetto, che ha scatenato un dibattito acceso tra la maggioranza Maschietto, le opposizioni e i residenti, era stato approvato dalle amministrazioni De Meo e Maschietto nonostante la ferma e netta opposizione dei consiglieri della Lega Lippa, Parisella e Cardinale, Ciccone di “Fondi Vera”, Venditti del Pd e del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia formato dai consiglieri Luigi Vocella e Stefano Marcucci.

Tuttavia, la forte opposizione dei cittadini aderenti al comitato di Fondi di “ Azione” è culminata in una sottoscrizione popolare contro il progetto. L’adesione è stata massiccia lasciando insolute alcune domande che fatte proprie dal consigliere comunale della Lega Franco Cardinale: “A cosa serve un forno crematorio che avrebbe potuto servire l’intero territorio nazionale? Quali benefici avrebbe portato alla città di Fondi e ai suoi abitanti?”. Le risposte a queste domande non sono mai state chiarite in modo soddisfacente anche perché la vicinanza del forno crematorio al cimitero e ad alcune aree residenziali “ha sollevato preoccupazioni legate alla salute e alla qualità della vita dei cittadini. Chi avrebbe controllato che i filtri della struttura fossero stati cambiati regolarmente per evitare contaminazioni esterne? Il Comune avrebbe garantito un controllo efficace?” – s’interroga il consigliere Cardinale. La sospensione dell’iter di realizzazione del forno crematorio di Fondi ha provocato intanto – come detto – una richiesta di risarcimento danni da parte della ditta costruttrice, che ammonta a 25 milioni di euro. “Questo importo peserà sulle spalle dei cittadini, che dovranno pagare per l’errore dell’amministrazione – ha aggiunto il consigliere Cardinale – Come consigliere di opposizione dico che è importante rivedere le scelte fatte in passato e lavorare per il bene della città. È sicuro che il problema lo avrà il prossimo sindaco di questa città perché dovrà prendere una posizione chiara sulla questione e decidere se costruire il forno o pagare il risarcimento – ha concluso l’esponente della Lega – La vicenda del forno crematorio di Fondi è un esempio di come le decisioni prese senza ascoltare i cittadini possano portare a conseguenze disastrose. È tempo di ascoltare la voce dei residenti e di lavorare per il futuro della nostra città in maniera seria e costruttiva.”.