Rischio di gestione monopolistica del porto di Gaeta, intervento di Avico (M5s)

GAETA, Porto commerciale – È ancora tollerabile una gestione monopolistica del porto commerciale di Gaeta? E’ un interrogativo che rilancia il Movimento Cinque Stelle dopo l’interrogazione parlamentare che nei mesi scorsi Ilaria Fontana aveva inoltrato al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini alla luce della richiesta presentata dalla società Interminal srl di beneficiare di una concessone della durata trentennale, un progetto che “renderebbe l’intero porto quasi esclusivamente nelle mani di un unico privato – osserva Simone Avico del M5S – con l’immediata conseguenza che opere di natura pubblica e collettiva di connessione infrastrutturale (come il nuovo ponte sul fosso di Arzano e una delle due nuove rampe di collegamento tra il Piazzale della Logistica e il nuovo Piazzale Regina Sofia) che, garantendo la la sicurezza e le esigenze logistiche di tutta l’utenza portuale, diventerebbero ad uso esclusivo di un’unica società. Sarebbe, inoltre, prevista a favore del soggetto proponente persino la chiusura del ponte e delle rampe mediante l’apposizione di cancelli, seppur, come già ben specificato, si tratterebbe di un’azione che contrasterebbe con la funzione pubblica delle opere e con i principi che impongono l’accesso equo, trasparente e non discriminatorio alle infrastrutture portuale. L’interrogazione dell’Onorevole Fontana non ha avuto alcuna riposta e la società Interminal, la cui attuale concessione scade nel 2033, non avrebbe i requisiti di legge per ottenere un’autorizzazione della durata trentennale.

Avico così ha deciso di scrivere direttamente al neo commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro settentrionale Roberto Latrofa per evidenziare ”tutte le criticità e le forzature giuridiche in atto”, “fiducioso, magari, che la sua nomina possa invertire la rotta in controtendenza con l’ex Presidente Musolino, reo di aver dato il via al procedimento”. Il Movimento cinque stelle si attende “chiarimenti dettagliati sulla possibilità che l’istanza di concessione sia quantomeno riduscussa. Non vogliamo che il futuro del Porto commerciale di Gaeta diventi nei fatti definitivamente gestito da una sola impresa e siamo venuti a conoscenza di numerose segnalazioni che sono state rivolte al Sindaco Leccese sull’argomento, ma a cui ha preferito non concedere alcuna risposta – rincara la dose Avico – E se da un lato la concorrenza sarebbe nei fatti soffocata con pesanti ricadute economiche e lavorative, soprattutto per le altre imprese che ad oggi operano nel porto, il progetto, con la realizzazione di un capannone talmente grande da saturare completamente le volumetrie previste dai piani vigenti determinerebbe, altresì, un’area 10 volte superiore alla media dei porti italiani e un’offesa per il paesaggio circostante da Vindicio all’ingresso di Gaeta”. Per Avico il Movimento 5 Stelle continuerà “a battersi con tutti gli strumenti possibili e nonostante il silenzio preoccupante delle Istituzioni a qualsiasi livello per garantire un presente e un futuro al Porto di Gaeta in nome della trasparenza, della concorrenza e del rispetto dell’Ambiente”.