Castelforte / Polemiche sull’appello del pd al prefetto

CASTELFORTE – La convocazione del consiglio comunale in tempi giudicati troppo ristretti e la presentazione di interrogazioni rimaste senza risposta, formano oggetto di una vibrante protesta del partito democratico che ha scelto di scrivere al prefetto e di non partecipare al consiglio comunale. Non si è fatta attendere la piccata risposta della maggioranza guidata dal sindaco Angelo Felice Pompeo, che in una nota mette in dubbio il reale contributo dato dal pd alla vita amministrativa del comune.  

“È ormai chiaro – si legge nel documento –  che il gruppo consiliare del PD non ha più argomentazioni valide da proporre. Da mesi assistiamo alla solita solfa fatta di comunicati stampa ripetitivi e privi di contenuto, con l’unico obiettivo di conquistare qualche riga di giornale e tenere in vita un dibattito che interessa solo a loro. Strano che chi ha amministrato questo Comune per decenni, e chi fino a pochi anni fa ricopriva il ruolo di Sindaco, oggi si accorga improvvisamente di presunti problemi “istituzionali” e non si renda conto che le vere questioni da affrontare per il bene di Castelforte sono altre – e su queste noi stiamo lavorando con serietà, attenzione e impegno. Per loro, invece, i problemi continuano a essere i rapporti tra maggioranza e minoranza, rapporti che loro stessi hanno incrinato con dichiarazioni offensive e atteggiamenti di continua provocazione verso il Sindaco e i consiglieri di maggioranza. Invitiamo i cittadini a verificare con i fatti la loro reale partecipazione alla vita amministrativa: quante riunioni dei capigruppo hanno effettivamente presenziato? E quali contributi concreti hanno offerto sui temi discussi? Il loro apporto si è spesso limitato alla solita frase: “ci riserviamo di discuterne in Consiglio”. Questo è il contributo che il PD dà ai lavori consiliari.

Quanto alla recente convocazione contestata, ricordiamo che la stessa è stata regolarmente trasmessa in data 17 ottobre 2025 per la riunione del 22 ottobre 2025, con ben cinque giorni di preavviso: più che sufficienti per chi ha davvero a cuore l’attività istituzionale. Se non hanno trovato il tempo di partecipare, evidentemente avevano impegni più urgenti. Sorprende anche la scelta di scrivere al Prefetto lamentando la mancata risposta ad alcune interrogazioni, omettendo però di dire che continuano a inviarne a raffica, spesso su questioni di poco conto, tanto da rischiare di ingessare l’attività amministrativa. Basterebbe, a volte, un semplice sguardo all’albo pretorio o un accesso agli atti per trovare le risposte che cercano. È evidente che a loro non interessa la sostanza, ma solo la visibilità. Noi invece continueremo a lavorare con determinazione per realizzare quanto promesso ai cittadini nel nostro programma elettorale, portando avanti i progetti già avviati e concentrandoci sui problemi reali del territorio. La nostra amministrazione non si farà distrarre da chi, perso il contatto con la realtà, preferisce fare opposizione sui giornali anziché nei luoghi istituzionali.