Itri / Inchiesta “Gioco sporco”, Fargiorgio annuncia una interrogazione consiliare

ITRI – “Gioco sporco”. E’ il titolo di un’inchiesta giornalistica che curata da due giovani cronisti quali sono Alessandro Masella Ilenia Cavaliere, si è classificata seconda in un importante concorso a livello nazionale e ora sta avvelenando il clima politico a Itri nonostante la campagna elettorale sia abbondantemente terminata lo scorso maggio con la netta vittoria del sindaco di Forza Italia Andrea Di Biase. Per il gruppo d’opposizione di “Itri Domani” il titolo dell’inchiesta di Masella e della Cavaliere è “molto significativo perché vengono messi in evidenza dinamiche e metodi per l’acquisizione del consenso” nelle ultime competizioni elettorali che si sono svolte: le europee del 2024 e le amministrative di quest’anno. L’inchiesta punta il dito contro un importante dirigente di Forza Italia e di un assessore in carica, protagonisti di episodi che, venissero accertati, ipotizzerebbero l’esistenza del fenomeno del voto di scambio di cui – va subito precisato – “Itri Domani “non vuole assolutamente occuparsi con un carattere investigativo (“devono eventualmente pensarci altri organi” taglia corto il capogruppo ed ex sindaco Antonio Fargiorgio) ed inquisitorio. “Gioco sporco” con uno stile della contestata trasmissione di Rai Tre Report affronta, per esempio, quattro episodi tutti da chiarire: la presunta corresponsione di una somma di denaro ai tifosi del Basket Itri con un’indicazione delle preferenze da esprimere in occasione delle elezioni europee del 2024, la convocazione di una riunione dei condomini delle Case Popolari presso lo studio di un professionista alla presenza di un presunto dirigente dell’Ater di Latina per “affrontare e risolvere problematiche sollevate dai condomini”; l’uso, grazie alla compiacenza dell’allora Presidente, dei nominativi degli iscritti al centro anziani per indirizzare il voto a favore di un candidato consigliere poi nominato assessore dal sindaco Di Biase e la denuncia di presunte pressioni nei confronti di una dirigente comunale sempre da parte dell’allora e poi riconfermato assessore “con forzature per la nomina di un coordinatore del SAI privo dei requisiti. “Itri Domani” anticipa la notizia che questo video, che dopo la pubblicazione sui social non ha ricevuto alcuna smentita, “a breve sarà diffuso su canali televisivi nazionali.

Il capogruppo di Itri, l’avvocato Antonio Fargiorgio, ribadisce – anticipando la presentazione di un’interrogazione in consiglio comunale – di non preferire il presunto profilo penale della vicenda “perché non siamo pubblici ministeri. A noi interessa invece il piano politico ed etico dell’intera vicenda”. E chiama in causa, stigmatizzando quello che definisce il “suo silenzio assordante”, il Sindaco di Itri Andrea Di Biase, la neo consigliera comunale e delegata Donatella Del Bove “che nel primo consiglio comunale e poi a mezzo stampa si faceva paladina della trasparenza, rassegnando le dimissioni da segretaria di Forza Italia di Itri”, la delegata alla cultura e capogruppo della Lega Paola Soscia, lo stesso assessore leghista coinvolto (“avrebbe fatto bene a rassegnare per dignità ed opportunità le proprie dimissioni ma questo avrebbe significato perdere “l’indennità di poltrona” come la chiamava Serena Ciccarelli quando era all’opposizione”) e i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia. Perché quest’ultimi? “Ricordiamo un loro giornale murale, quando nella precedente consigliatura erano all’opposizione, dove c’era scritto che sarebbero diventati “un presidio di legalità” – ha aggiunto l’ex sindaco Fargiorgio – La questione su come si costruisce il consenso fino a poter alterare le competizioni elettorali è così importante – incidendo sul concetto stesso di democrazia – che riteniamo meriti un dibattito nella massima assise democratica e nel Paese proprio alla luce del rispetto dell’articolo 48 della Costituzione e di quel voto libero e segreto che impone. Noi non abbiamo intenzione di voltarci dall’altra parte, di insabbiare tutto, di far passare queste dinamiche patologiche come normali e ordinarie – ha concluso il leader di Itri Domani – non saremo in silenzio, non saremo complici”. Ma fortunatamente le elezioni amministrative del 25 e 26 maggio scorsi di Itri sono già finite negli archivi ma il clima, condito di veleni e di rappresaglie postume, non aiutano a risolvere i problemi quotidiani dei cittadini-elettori. Purtroppo.