Latina / Bilancio previsionale più leggero ed evasione Tari al 36%, i dubbi di Ranaldi

LATINA, Bilancio previsionale Il consigliere comunale Nazzareno Ranaldi (PerLatina2032) evidenzia dubbi sul bilancio 2026-2028 appena votato in Comune dalla maggioranza: forte contrazione della spesa, che passerà da 62 a 16 milioni di euro in tre anni, e delle entrate soprattutto relative ai tributi. Punto critico rimane l’evasione della TARI (al 36%), i dubbi costanti su ABC e l’assenza di un capitolo di bilancio per la Fondazione del Centenario. Di seguito una nota ufficiale. “Ci sono evidenti ombre e criticità strutturali: è stato votato un bilancio rigido per entrate molto ridotte, così c’è poca possibilità di investire su servizi utili alla cittadinanza, dal turismo alla cultura”, così Nazzareno Ranaldi, consigliere di opposizione (in quota PerLatina2032) al Comune di Latina, in seguito alla presentazione in Consiglio comunale del bilancio di previsione 2026/28. “L’evasione TARI, tra le più alte in Italia, è il vero buco: non c’è un piano di recupero e manca ancora bilancio di ABC. Ingiustificata l’assenza di un capitolo per il Centenario, tra i temi più importanti per il futuro”.
Spiega Ranaldi, “Come evidenziato dagli uffici nell’analisi comparata delle previsioni formulate per il prossimo triennio, emerge un peggioramento significativo delle entrate extra-tributarie relative alle principali poste di bilancio, in particolare quelle derivanti dai servizi di viabilità, dal trasporto pubblico locale e dalla gestione delle aree di sosta”. Ancora, “Le valutazioni prudenziali adottate sulla base delle dinamiche gestionali e dei trend storici di incasso producono effetti immediati di rigidità sul bilancio, imponendo di fatto la necessità di un incremento compensativo delle risorse generali dell’Ente. L’assenza di un adeguamento ISTAT, unitamente alla riduzione delle previsioni di entrata, determina inoltre riflessi negativi sulla capacità di autofinanziamento dei servizi.”
La necessità di garantire il mantenimento degli equilibri di bilancio ha comportato riduzioni mirate delle spese non obbligatorie e non contrattualizzate, secondo il consigliere, con interventi significativi di contenimento che incidono direttamente sui servizi resi alla cittadinanza. “Si tratta di un bilancio che risente fortemente dell’aumento dei costi, dall’assistenza scolastica agli asili nido, e contestualmente di una riduzione dei trasferimenti, in particolare per i minori stranieri non accompagnati”.
Continua Ranaldi: “È preoccupante la forte contrazione delle spese in conto capitale, che passano dai 62 milioni di euro del 2026 ai soli 16 milioni di euro del 2028. Con la progressiva conclusione dei fondi del PNRR e a fronte delle richieste di finanziamento sui fondi FESR 2021-2027 già presentate, si riduce drasticamente la capacità del Comune di attingere a risorse esterne. Ciò rende indispensabile una seria e strutturata politica delle entrate, accompagnata da una gestione estremamente oculata delle spese. Anche sul fronte delle entrate complessive si registra una significativa riduzione, che passa dai 254,7 milioni di euro del 2026 ai 193,4 milioni di euro del 2028. Nel bilancio sono previsti accantonamenti prudenziali al fondo di riserva per 690 mila euro e per i crediti commerciali per ulteriori 800 mila euro, risorse che potranno essere liberate solo all’occorrenza. Anche la spesa per il personale subisce una riduzione pari a 1,2 milioni di euro tra il 2027 e il 2028. I settori maggiormente penalizzati sul piano degli investimenti risultano essere il turismo, la cultura e le politiche giovanili, per i quali sono stanziate risorse del tutto insufficienti”.
Capitolo viabilità: “Nel bilancio compaiono 10 milioni di euro destinati al rifacimento dell’asfalto delle strade comunali: auspichiamo che queste risorse siano accompagnate da una vera strategia di manutenzione programmata, attraverso la realizzazione di un catasto digitale delle strade, la definizione di priorità di intervento, l’attivazione di strumenti di segnalazione per i cittadini e l’utilizzo di accordi quadro, al fine di superare una logica emergenziale e frammentaria”.
Le note dolenti del bilancio previsionale “si hanno dal fronte delle entrate che in particolare riguardano l’IMU, la TARI e il FCDE (Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità). Per l’IMU la previsione di entrata passa per il 2026 da 7 milioni di euro e un FCDE di (6.244.000), ai 5 milioni del 2028 e FCDE di (4.460.000). Queste cifre mettono in mostra una potenziale ma significativa riduzione delle entrate. Anche per le sanzioni amministrative da codice della strada abbiamo a fronte di entrate per 1,9 milioni di euro un FCDE di 321 mila euro”. Evidenzia poi Ranaldi, “Il vero buco del bilancio comunale si manifesta tuttavia sul fronte della TARI. Dalla stima dei Revisori dei conti emerge un’evasione pari al 36,36%, che genera un FCDE di circa 12 milioni di euro. A questo dato si aggiunge una capacità di recupero dell’evasione degli anni successivi che si attesta intorno al 10%, valore che dimostra l’estrema difficoltà, se non l’incapacità, del Comune di recuperare in modo efficace le somme evase. È in questo contesto che si annidano le ombre più gravi del bilancio, destinate a produrre, già nell’esercizio successivo, un aumento della TARI per i cittadini e un disavanzo significativo per le casse comunali”.
Su questo tema, nel corso della Commissione Ambiente e del Consiglio Comunale dedicato al Piano Industriale di ABC, è stata presentata dal consigliere Ranaldi una specifica nota tecnica “che metteva in guardia sull’insufficienza della sola presentazione del Piano Industriale, evidenziando la necessità di affiancare un vero Piano per il recupero dell’evasione, fondato su una mappa dell’evasione e su un efficace allineamento delle banche dati tra l’Anagrafe del Comune, ABC, l’Agenzia delle Entrate e Acqualatina. Inoltre, nel bilancio comunale risulta assente l’investimento di circa 10 milioni di euro previsto per il nuovo Piano Industriale di ABC, investimento che dovrebbe accompagnare la presentazione del PEF (Piano Economico Finanziario) attesa per il mese di aprile”.
“Alcuni capitoli del bilancio mostrano come i settori più penalizzati negli investimenti riguardano il turismo, la cultura e i giovani.”. E sul futuro: “Particolarmente grave è anche l’assenza di un capitolo di bilancio dedicato all’evento più significativo dei prossimi sette anni per la città di Latina: il Centenario del 2032. Manca una chiara assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione, con l’obiettivo di porre la candidatura di Latina Capitale della cultura nel 2032, attraverso un percorso di sette anni accanto alla Fondazione Latina 2032”.
Infine, “Non possiamo dimenticare che il Comune non ha ancora approvato il bilancio consolidato perché ha bocciato il bilancio di ABC del 2024, chiedendo una riformulazione con una riduzione di circa 500 mila euro. Dalla relazione dei revisori dei conti del Comune risulta una perdita delle partecipate, non vorremmo che dall’utile contestato ad ABC siamo arrivati ad una società in perdita. Le conseguenze della mancata approvazione del bilancio di ABC e del bilancio consolidato del Comune sono davvero pesanti”.