FORMIA – Una folla di fedeli e di curiosi ha accompagnato questa mattina la processione di San Giovanni e l’incontro con il simulacro di Sant’Erasmo che si è ripetuto a distanza di tre settimane. I cortei dei portatori, guidati dai rispettivi parroci don Carlo Lembo e don Alfredo Micalusi si sono trovati faccia a faccia in largo Paone, presso la rotonda dove confluiscono via Lavanga e via Vitruvio. Le mantelline rosse e quelle bianche hanno poi viaggiato insieme fino a piazza Mattei, con una breve sosta all’altezza del ponte Tallini, dove si è svolta la tradizionale benedizione, da cui era costituito il nucleo originario degli abitanti di Mola.
La cerimonia è stata studiata nei dettagli e nella simbologia, alla ricerca di una ritrovata unità tra le parrocchie ed è stata evidenziata anche da piccoli gesti, come lo scambio delle stole tra i due parroci, sotto l’occhio vigile dell’Arcivescovo di Gaeta Luigi Vari. I due cortei si sono poi separati ed i portatori di San Giovanni si sono poi diretti verso Molo Azzurra, nel cui specchio acqueo antistante è stata recitata la preghiera del marinaio con la benedizione dei pescatori e il lancio della corona d’alloro in memoria delle vittime del mare.
La giornata è stata allietata da uno spettacolo pirotecnico presso il Molo Vespucci, a cura della ditta Lieto Carmine Fireworks, e da una colorata coriandolata sul sagrato della chiesa, a cura di Pierluigi Siciliano. La processione è stata preceduta dalla santa messa celebrata all’interno della chiesa di San Giovanni, durante la quale Vescovo e parroco hanno archiviato, con toni molto perentori, la vicenda del della Gld costruzioni, la ditta che aveva una sede, fino a pochi giorni fa, in uno stabile della parrocchia e che, in settimana, ha ricevuto l’interdittiva antimafia da parte del prefetto di Latina Vittoria Ciaramella.
Fotoservizio di Antonio Gioia, tutti i diritti riservati
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