LATINA – Un registratore telematico apparentemente regolare, ma in realtà scollegato dalla rete dell’Agenzia delle Entrate e dunque incapace di trasmettere i corrispettivi incassati: è questo il cuore dell’irregolarità scoperta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Terracina, guidate dal Capitano Gianmarco Sportiello, nell’ambito di un controllo fiscale condotto presso una gelateria del litorale.
L’intervento si inserisce nel più ampio piano d’azione avviato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina per contrastare evasione, elusione e frodi fiscali, intensificato nei mesi estivi soprattutto nelle aree a forte vocazione turistica. L’obiettivo: garantire il rispetto degli obblighi di legge in materia di scontrini, ricevute fiscali e corrispettivi telematici, tutelando le casse dello Stato e la concorrenza leale.
Durante l’ispezione presso l’esercizio commerciale, i finanzieri hanno individuato un registratore di cassa non conforme, che non trasmetteva i dati all’Agenzia delle Entrate. I clienti, ignari, ricevevano scontrini che, sebbene formalmente corretti nell’aspetto, non venivano in realtà registrati nel sistema fiscale nazionale.
Da qui l’avvio di una verifica approfondita, comprensiva dell’analisi della memoria del dispositivo manomesso. I riscontri documentali hanno permesso di ricostruire i flussi economici reali dell’attività, rivelando un’evasione fiscale quantificata in circa 600 mila euro di corrispettivi non dichiarati nel periodo 2020-2024.
Un danno ingente per l’erario, che la Guardia di Finanza si propone ora di recuperare attraverso le procedure previste, ribadendo il proprio impegno nel contrasto alle condotte più insidiose per il sistema fiscale. L’operazione rappresenta un chiaro segnale dell’attenzione riservata al controllo economico del territorio, con l’obiettivo di salvaguardare non solo le finanze pubbliche, ma anche i cittadini e gli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle regole.
Un’azione che assume un valore ancora più rilevante in un contesto turistico come quello del litorale pontino, dove la legalità economica è condizione essenziale per uno sviluppo sostenibile e per un mercato equo.