Formia / Lavori fermi al Ponte Tallini, interrogazione di Immacolata Arnone

FORMIA – Quando inizieranno i lavori di messa in sicurezza di Ponte Tallini (chiuso dal 2018), il cavalcavia che collega la centralissima via Vitruvio alla zona portuale di Molo Azzurra a Formia? Se lo chiede in un’interrogazione inviata al sindaco Gianluca Taddeo e al presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo il capogruppo della lista di opposizione Guardare Oltre Immacolata Arnone che esordisce nella sua richiesta di chiarimenti come il 13 agosto 2025 il sindaco Gianluca Taddeo “avesse annunciato in modo roboante, come al solito, l’inizio dei lavori di ponte Tallini. In realtà erano solo saggi tecnici sull’ultima campata del ponte per poter valutare lo stato delle cose”. Poi tutto fermo! Sono passati due mesi e mezzo, probabilmente “la situazione è più difficile di quello che si pensava e i lavori di ripristino e messa in sicurezza chiederebbero il doppio della somma che si era pensato, oltre un milione e mezzo di euro (per il ripristino della doppia carrabilità) chiesti con un mutuo alla Cassa Depositi e prestiti. “Pensare che l’apertura carrabile del ponte debba costare oltre tre milioni di euro mi sembra una follia! – ha scritto la dottoressa Arnone – Tanto più che a maggio 2025 la conferenza dei servizi per la costruzione della rotonda nei pressi del ristorante “Zi Anna” si è conclusa positivamente con il via libera di Astral, Agenzia del Demanio, Soprintendenza Archeologica e Paesaggistica”.

Imma Arnone

Il capogruppo di Guardare Oltre diventa sarcastica quando “la filiera politicamente amica, con la presenza dell’Amministratore Unico Pino Simeone, potrebbe “portare a Formia un contributo importante per il miglioramento della viabilità”. Per la dottoressa Arnone abbattere il ponte Tallini e costruire un ponte di collegamento da piazza della Vittoria a molo Vespucci, che sarà la nuova sede dell’attracco dei traghetti, “darebbe alla città un respiro più ampio e uno splendido collegamento che dalla stazione al centro, fino al mare, creando lì l’ulteriore raccordo con la passeggiata di Cicerone. Inoltre porterebbe fuori da via Vitruvio i trasposti speciali (il prossimo è previsto nella notte tra il 20 e il 21 ottobre) che ulteriori danni stanno arrecando ad una strada già dissestata. “In più pensando ad una città sostenibile dal punto di vista ambientale, fare entrare più macchine nel centro sarebbe un grande passo indietro e notevoli vantaggi si avrebbero a livello acustico – ha concluso Imma Arnone nell’interrogazione al consiglio comunale – Lo spazio liberato dal ponte potrebbe diventare un piccolo porto turistico ed un punto di aggregazione importante”.

Tre sono le domande poste nell’interrogazione al sindaco di Formia: quali sono le ragioni a causa delle quali i lavori sono fermi, quale esito hanno avuto i “saggi” effettuati sulle campate del ponte e, poiché la somma prevista per questo atteso intervento pare essere insufficiente, come si intenda procedere.