GAETA, Cimitero – Da tempo in rotta di collisione con la segreteria politica del suo partito, il Pd, il capogruppo al comune di Gaeta Emiliano Scinicariello ha presentato giovedì un’interessante interrogazione che, accendendo i riflettori sui “nebulosi” lavori riguardanti il cimitero monumentale di via Garibaldi, si firma con un semplice “consigliere comunale” senza specificare di quale partito e lista civica. Scinicariello si è rivolto all’assessore ai Lavori Pubblici del comune, Gino Gaetano, chiedendo di fare chiarezza sul contenuto della delibera di Giunta numero 352 del 29 ottobre scorso con cui, su proposta dello stesso assessore Gaetani, è stato approvato l’aggiornamento del progetto esecutivo di riqualificazione del Cimitero Comunale. Scinicariello la definisce “una storia a dir poco bizzarra” e spiega le ragioni.
Il progetto originario fu approvato con la delibera di Giunta numero 112/2018, prevedeva una serie di interventi di riqualificazione, tra i quali il rifacimento dei viali, il sistema di raccolta delle acque, il livellamento dei campi, il recupero del muro esterno, la sostituzione del basolato della scala d’ingresso. L’importo dei lavori era stato stimato complessivamente in 955mila euro. Il progetto – ricorda Scinicariello – è andato “in gara ben due volte, ma – per vicende diverse – mai in esecuzione. Il primo procedimento vide il recesso del contratto di appalto da parte della ditta “Cominio Srl”, e si intese procedere ad interpellare i soggetti partecipanti all’originaria procedura di gara risultanti dalla relativa graduatoria. Nel 2021 venne avviato il secondo procedimento, con indizione di nuova gara d’appalto con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Vennero dunque ammesse tre società, la “Guttoriello Costruzioni Srl”, la “Cogea Appalti Srl” e la “Accetta Costruzioni Srl”.A partire dal 31 agosto 2021, quattro anni fa, la procedura avviata fu sospesa “per motivi tuttora ignoti”.
“Dopo 4 anni di vuoto, improvvisamente adesso viene approvato l’aggiornamento del progetto, che ritengo a breve andrà nuovamente a gara. Ciò accade nonostante il sottoscritto avesse fatto apposito accesso agli atti sull’intera vicenda il 4 luglio 2023 senza ricevere – a distanza di due anni e mezzo – uno straccio di risposta. In quell’accesso agli atti chiedevo riscontro di tutta la documentazione relativa al primo ed al secondo procedimento, anche per capire il motivo per cui fossero stati sospesi”. Insomma il progetto originario sarebbe stato aggiornato con la delibera 352 del 29 ottobre scorso sulla scorta di “nuove esigenze di manutenzione, per l’aggiornamento dei prezzi delle lavorazioni e per il reperimento somme per revisione prezzi nell’ambito del QTE”. Scinicariello avanza diversi dubbi e perplessità: il nuovo progetto ha un minore importo dei lavori rispetto al precedente (750.768,54 euro contro 834.184,21 euro del progetto iniziale) e l’”inspiegabile incremento delle spese tecniche (103.446,58 euro contro 15mila euro del QTE precedente). E soprattutto, si presenta “fortemente ridimensionato, addirittura banalizzato rispetto alla prima versione approvata e mandata in gara. Vengono infatti stralciati numerosissimi interventi, tra cui la realizzazione delle nuove pavimentazioni dei viali e degli spazi percorribili, la manutenzione del muro di cinta laterale sito su Via Garibaldi e la manutenzione di parte di quello situato ai lati dell’ingresso principale, comprese le cappelle Gentilizie, la livellazione dei campi, l’esecuzione di un impianto di irrigazione per le aiuole poste ai lati del viale principale, la posa in opera di nuove fontane”.
Il capogruppo del Pd considera “tutto questo semplicemente inammissibile, qualcosa che non può passare inosservato”. Due procedimenti avviati, sospesi (o bloccati, chissà?) e mai conclusi; l’accesso agli atti di un Consigliere Comunale inevaso da 3 anni; ben 4 anni di silenzio assoluto e poi, di colpo, “l’aggiornamento di un progetto originario che diminuisce l’importo delle opere da effettuare, aumenta incredibilmente quello delle spese tecniche di quasi il 700% e soprattutto stralcia numerosi interventi originariamente ritenuti necessari. Sono quattro i quesiti all’assessore Gaetani per “altre stranezze procedurali”. Il primo: il nuovo Rup viene incaricato con la delibera numero 352/2025 perchè il precedente non risulta più in servizio e, allora, “chi è il funzionario che, in qualità di responsabile unico del procedimento, ha fornito le linee guida al progettista per la revisione della progettazione? Il secondo: chi ha effettuato la verifica e la validazione del progetto, da esperire obbligatoriamente prima della sua approvazione? Il terzo: com’è possibile procedere all’approvazione di un nuovo progetto quando risulta ancora in corso, in quanto formalmente non conclusa, la precedente procedura di gara? E, quarta domanda conclusiva: il parere di regolarità tecnica espresso dal dirigente del dipartimento ISAT è da considerarsi legittimo in presenza delle irregolarità menzionate?
Per Emiliano Scinicariello il cimitero comunale di Gaeta è “un luogo che ha una sua sacralità e meriterebbe maggiori attenzioni e maggior rispetto. Invece è stato letteralmente ignorato per 4 lunghi anni, ed oggi la politica torna ad attenzionare questo luogo lo fa stralciando molte opere che erano previste nel progetto originario, incrementando però le spese tecniche”. A tutto ciò si sommano i due procedimenti di gara sospesi e mai conclusi, un accesso agli atti mai evaso da 3 anni ed una serie di “spigolosità” procedurali per le quali è stata chiesta spiegazione. Con quale richiesta finale: “Il minimo che potessi fare è chiedere, contestualmente, la revoca immediata dell’atto deliberativo numero 352/2025” – ha concluso Scinicariello.
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