GAETA – A che punto sono i lavori per la realizzazione della linea tranviaria Formia Gaeta? A che punto è la procedura di acquisizione del piazzale della stazione promessa dal comune di Gaeta? Sono queste le domande principali contenute nell’interrogazione regionale a risposta scritta dei consiglieri Adriano Zuccalà e Valerio Novelli diretta al Presidente della Giunta, On. le Francesco Rocca ed all’Assessore competente in materia di infrastrutture, mobilità e trasporti. L’atto ispettivo è stato sollecitato dal gruppo di Gaeta del M5s guidato da Simone Avico e tiene conto del lavoro svolto meticolosamente in questi mesi dal Comitato spontaneo Piazzale della stazione, rappresentato dal prof. Damiano Di Ciaccio.
In particolare i consiglieri desiderano sapere se alla luce del nuovo finanziamento per la Littorina, delle modifiche assentite e degli impegni comunicati da Consorzio industriale del Lazio, Astral Spa e Regione, a distanza di mesi dall’Audizione del 5 dicembre 2024 in commissione regionale, si possa prevedere con un certo margine di precisione l’effettiva concreta ripartenza e durata dei lavori.
Inoltre, conseguentemente alla decisione del TAR sopravvenuta di recente, che ha giudicato corretta l’ordinanza del sindaco di Gaeta con la quale si riapriva il transito delle auto sul piazzale della stazione, Zuccalà e novelli vorrebbero conoscere se “faccia parte della volontà dei soggetti attuatori summenzionati e del nuovo progetto, la riqualificazione del piazzale o di una parte di esso, antistante l’ex-stazione, eventualmente da destinare ad uso pubblico”.
Infine, poiché è risaputa l’esistenza di una controversia ancora in sospeso presso il Tribunale di Cassino fra il Consorzio industriale e la società privata che gestisce l’area di parcheggio del piazzale della stazione, se sia stata svolta una perizia tecnica atta a stabilire una valutazione economica effettiva dell’area data in concessione, come era stato annunciato dal sindaco di Gaeta.
L’interrogazione è diretta anche a venire a capo, una volta per tutte, dell’utilizzo dei 300.000 euro anticipati dal consorzio alla ditta a cui erano stati assegnati i lavori propedeutici alla riapertura della Littorina. Se siano cioè riconfluiti nella disponibilità del Cil o siano stati riprogrammati fra le previsioni del nuovo progetto.