Formia / “Il Consorzio dei Servizi Sociali? Una scatola vuota”: l’affondo di Paola Villa

FORMIA – «La politica sulla pelle dei più deboli». Paola Villa, consigliera comunale di “Un’altra città”, attacca senza mezzi termini l’amministrazione formiana e i vertici del nuovo Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali, nato ufficialmente a gennaio 2025 tra «proclami e gesta di giubilo», ma che – secondo la ex sindaca – a sei mesi di distanza resta «una scatola completamente vuota».

La denuncia è dura, dettagliata, e chiama in causa precise responsabilità amministrative e politiche. «Gli uffici del consorzio stanno ancora a Gaeta – spiega Villa – non si sono trasferiti a Formia, come prevede lo statuto. Non è stato ancora predisposto un bilancio del consorzio. Non è stato ancora deciso se la carica di “direttore” sia di uno, due o tre anni. Ancora non è stato nominato il direttore stesso, incarico di esclusiva scelta politica».

Una lunga lista di mancanze che, secondo la consigliera, dimostra come «la politica giochi sulla pelle di chi ha bisogni essenziali, su chi necessita di aiuto per continuare a vivere e spesso solo a sopravvivere». Il quadro tracciato dall’esponente dell’opposizione consiliare è quello di un sistema che invece di occuparsi di servizi essenziali, preferisce logiche di potere. «Mica lo dico io, lo dicono i sindaci raccolti in Assemblea consortile il 13 giugno scorso».

Nel mirino anche la gestione delle risorse e i precedenti del distretto socio-sanitario: «E i 6 milioni di euro che si è preso il Comune di Gaeta dalle casse del Comune di Formia quando nel 2018 divenne capofila del distretto? Si è prepotentemente preso il Comune di Gaeta… che fine hanno fatto?».

Il racconto di Villa prosegue con accenti critici verso l’attuale spartizione di incarichi e poteri: «Resta un verbale di spartizione di ruoli, incarichi e potere. Sì, potere di comando e spartizione delle poltrone in perfetto stile da: questo a te, questo a me e queste briciole a voi».

Un esempio su tutti: la carica di direttore del Consorzio, che dovrebbe essere il motore dell’intera struttura. «Una cosa è stata decisa: la carica più “incisiva”, ovvero la direzione del consorzio cui spetta l’attuazione di tutti i servizi, resta – guarda un po’ – al Comune di Gaeta. E sarà probabilmente la dirigente Anna Maria De Filippis a ricoprirla».

Villa sottolinea anche le contraddizioni dell’attuale giunta formiana: «Certo, Formia ritorna a essere capofila dell’ex distretto, il sindaco Taddeo e la sua amministrazione gonfiano tronfi il petto, ma alla resa dei fatti chi comanda veramente sono altri». E aggiunge un passaggio polemico su quanto avvenuto all’interno della stessa maggioranza: «Chi non si allinea, aria, fuori, via, anche se sei della stessa forza politica: è così che viene sfiduciata la presidente Carla Ciano, proposta proprio da Forza Italia. Chissà cosa non avrà voluto firmare la oramai ex presidente, chissà a quale richiesta non avrà dato seguito… sarebbe interessante saperlo».

Il j’accuse si chiude con un elenco di servizi non garantiti e diritti negati: «Nessun supporto alle famiglie con disabili che avevano la possibilità di frequentare i centri diurni, nessun contributo alle persone fragili socialmente. Molti servizi vengono meno, ma chi se ne frega!».

E infine, un giudizio severissimo sull’assemblea consortile del 13 giugno: «È stata, a dir poco, conflittuale: lanci di accuse, ripicche, tutte azioni che hanno completamente congelato il consorzio». Mentre «il sindaco Gianluca Taddeo e la sua maggioranza vedono inerti e inermi aggravarsi i problemi sociali, vedono fermo e silente aumentare le diseguaglianze, restano impotenti e volutamente sordi a qualsiasi strategia e operatività».

«La politica sulla pelle dei più deboli – conclude Villa – che continuano a essere invisibili, ultimi… e senza gli indispensabili servizi».