Formia / Dumping contratti, l’allarme di Confcommercio e Fipe Lazio Sud

FORMIA – Confcommercio e Fipe Lazio Sud evidenziano il proprio impegno nella lotta al fenomeno del dumping contrattuale, un meccanismo distorsivo che danneggia il mercato, compromette i diritti dei lavoratori e mina la credibilità dell’intero comparto del commercio, dei pubblici esercizi e del terziario. L’occasione è offerta dalla pubblicazione della seconda edizione del Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi, realizzato da FIPE-Confcommercio in collaborazione con Adapt e con il supporto dell’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo, che rappresenta uno strumento operativo e informativo di grande valore.
Il volume, risponde alla crescente diffusione di contratti collettivi nazionali non sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative. Sono ben 41 i CCNL attualmente applicati nel settore, molti dei quali privi delle tutele essenziali per i lavoratori e giudicati in sede giurisprudenziale come “pirata”. Tali contratti compromettono la sostenibilità del sistema economico e producono effetti devastanti non solo sulla retribuzione e sulle condizioni contrattuali dei dipendenti – che spesso si vedono privati di tredicesima, ferie, coperture sanitarie e adeguati percorsi formativi – ma anche sulla sana concorrenza tra imprese.
Confcommercio e Fipe Lazio Sud ribadiscono la centralità del Contratto Collettivo sottoscritto da Confcommercio e dalla Federazione dei pubblici esercizi, che si conferma il più utilizzato con una copertura superiore al 92% nel settore dei pubblici esercizi. L’applicazione coerente e corretta di tale contratto costituisce non solo una garanzia di equità e qualità per lavoratori e imprenditori, ma anche un presidio contro la deregolamentazione selvaggia che sta minando la competitività delle imprese virtuose. Oltre ai gravi danni etici ed economici, il ricorso ai contratti pirata espone le aziende anche a conseguenze concrete: come stabilito dalla normativa vigente (art. 1, comma 1175, L. 296/2006), le imprese che non applicano contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative perdono il diritto a benefici fiscali e contributivi.
Confcommercio e Fipe Lazio Sud invitano tutte le imprese del territorio a farsi parte attiva nella difesa della legalità contrattuale, riconoscendo che solo il rispetto delle regole garantisce la tenuta economica e sociale del tessuto produttivo locale. Nel contesto di un’economia già fragile e segnata da molteplici criticità, sostenere chi opera nella legalità è una responsabilità collettiva. Confcommercio e Fipe Lazio Sud continueranno a collaborare con gli organi di vigilanza e con le istituzioni preposte, offrendo assistenza e formazione alle imprese, affinché l’applicazione corretta dei contratti sia la norma e non l’eccezione.