Terracina / Appello rivolto alla città dal segretario di Azione Palmacci

TERRACINA – Un appello di collaborazione per “cambiare il corso delle cose” è rivolto ai terracinesi da Arcangelo Palmacci, Segretario Provinciale di Azione e locale di Terracina in Azione. Di seguito una nota ufficiale. 

“La mia amata e bellissima Terracina, protesa sul mare. Dalla parte alta che guarda sorridente ai due golfi (Golfo Sereno e la Costazzurra ) e la parte bassa con la sua lunga spiaggia con la sabbia dal colore unico e irripetibile ( laddove è rimasta) .
Con il suo tempio che la sovrasta dall’alto del suo sguardo paterno, con i suoi luoghi che richiamano la storia con i suoi personaggi omerici, imperatori, cardinali.
Con la sua aria salubre, le sue piazze e piazzette, gli scorci incantevoli, le scalinate che sembrano disegnate dalla luce, i vicoli pieni di memoria e di identità.
Una città, appunto, che profuma di storia, che ha saputo custodire nel tempo un’anima autentica, fatta di relazioni, lavoro, dignità.

Un luogo che avrebbe, e per tanto tempo ha avuto, tutte le carte in regola per essere un esempio di bellezza, accoglienza, vivibilità.
È triste vedere tanto potenziale sprecato, tanta bellezza disattesa, tanto malcontento serpeggiare tra i cittadini.
Eppure con crescente amarezza si deve constatare che questa perla è finita, con ampio consenso, in mani sbagliate, in mano a chi, invece di valorizzarla, la impoverisce, a chi, privo di visione e competenze, si perde dietro a rivalità sterili, battibecchi continui, decisioni improvvisate o non decisioni.
Perche la città ridotta in questo stato, non è frutto del destino, ma dell’incapacità umana. La città merita molto di più. Merita rispetto, cura, competenza.
E, soprattutto, merita che chi la guida senta il peso e l’onore del proprio ruolo, e non lo usi come palcoscenico per mediocrità e conflitti.

Ma, una città non è solo nelle mani di chi la governa.
È anche nelle mani, nella voce e nel coraggio di chi la abita e la fruisce.
Per questo, è tempo che chi ama davvero questa Città si faccia avanti, senza delegare tutto al lamento o alla rassegnazione, che torni a partecipare, a pretendere, a proporre, che non accetti più l’inerzia e l’improvvisazione come norma.
Non servono eroi, bastano cittadini consapevoli, che abbiano a cuore il bene comune, che sappiano riconoscere il valore della competenza, che non abbassino lo sguardo di fronte all’inadeguatezza.
Una comunità viva e responsabile può ancora cambiare il corso delle cose e restituire alla nostra splendida città il futuro che merita”.