FORMIA – Messe a nudo le traversie che hanno portato al “licenziamento” lo scorso giugno dell’avvocato Carla Ciano da presidente del Coises, i due principali organismi del Consorzio chiamato ad operare una nuova gestione delle politiche sociali sul territorio del sud pontino, l’assemblea dei soci ed il consiglio di amministrazione, sono tornati a riunirsi per la prima volta dopo la pausa estate presso la sala Sicurezza del palazzo Municipale di Formia. E’ stato un serrate le fila sul piano politico dopo la revoca del mandato presidenziale all’avvocato Ciano da parte del sindaco (Gianluca Taddeo) del comune di Formia che l’aveva indicata all’assemblea dei colleghi dei comuni di Gaeta, Minturno, Itri, Santi Cosma e Damiano, Castelforte, Spigno Saturnia, Ponza e Ventotene.
La riunione di venerdì pomeriggio ha deciso, in base al secondo punto all’ordine del giorno, che l’assemblea dei soci ed il Cda (da qualche settimana presieduto dall’avvocato formiano Anna D’Auria) torneranno “a breve” a riunirsi congiuntamente perché il Coises, al di là dei pesanti e velenosi screzi tra l’ex presidente Ciano ed il sindaco di Formia Taddeo, per essere operativo e non finire nell’occhio del ciclone della Regione Lazio ha bisogno di un adempimento che nessuno riesce ad onorare: l’approvazione del bilancio di previsione.
E questo gap è stato uno dei motivi per il quale il Consorzio ha, al momento non ha, un direttore effettivo anche se al momento l’ordinaria gestione è curata dalla dirigente delle Politiche sociali del comune di Gaeta Annamaria De Filippis. Se la politica (e soprattutto i sindaci di Forza Italia) sostengono che basti una convenzione perché la dottoressa De Filippis guidi a scavalco con il comune di Gaeta il Consorzio (18 ore settimanale per uno ed altrettante per il secondo) sulla base di un accordo politico tra i comuni di Formia, Gaeta e Minturno (intesa che l’avvocato Ciano ha definito la “più brutta copia del manuale Cencelli”), il presidente revocato avrebbe scritto alla Procura regionale della Corte dei Conti per dire due cose. L’istituto dello scavalco deve essere temporaneo nel tempo e non avere una durata …triennale, per di più prorogabile.
La scelta di questa figura dirigenziale e fondamentale e tutti stanno cominciando a rimpiangere, a ragione, l’operato dell’ex direttore del disciolto distretto socio sanitario del sud pontino, il ciociaro Maurizio Loreto Ottaviani, quando questa struttura è decollata a Formia grazie all’’operato dell’ex sindaco di centro sinistra Sandro Bartolomeo per poi essere trasferita a Gaeta grazie al scippo operato nell’autunno 2018 dall’allora primo cittadino Cosimino Mitrano ai danni della collega formiana Paola Villa. Il Coises – in base al già summenzionato accordo tra i comuni di Formia, Gaeta e Minturno – dovrebbe operare al primo piano dell’ex caserma dei Carabinieri in via Lavanga a Formia ma il comune di Gaeta ha al momento tutto l’interesse a temporeggiare e a gettare la palla in tribuna. E il motivo è finanziariamente pesante come un macigno. Il Coises nel momento in cui aprire i battenti sotto l’orbita del comune di Formia dovrà aprire un conto corrente autonomo. Ciò al momento non è avvenuto e i fondi, i finanziamenti e le spesse di gestione dell’ex distretto socio sanitario Latina 5 sono inglobati nel bilancio del comune di Gaeta che, grazie a queste risorse regionali – e lo denunciano da anni le minoranze di centrosinistra – sembra avere i conti in regola ma realmente non è così.

Il comune di Formia ha capito che non può più stare al gioco dell’amministrazione di centrodestra (ugualmente a guida di Forza Italia) e la ricostituita Giunta municipale il 28 agosto ha approvato una delibera, la numero 220, che a posteriori dà ragione all’ex presidente Ciano allorquando chiedeva di approvare una convenzione con il Coises per la concessione, per la durata di cinque anni (naturalmente rinnovabili) dei locali – al momento vuoti come ha evidenziato in un sopralluogo l’ex sindaco Paola Villa – i locali al primo piano dell’ex caserma dei Carabinieri in via Lavanga così come erano stati individuati in una planimetria allegata ad una prima delibera di Giunta, la numero 80 del 27 marzo scorso. La delibera fissa naturalmente i criteri e le modalità per l’utilizzo di questi storici spazi ( anche l’uso esclusivo, della Sala “Boffa” dal lunedì al venerdì) ma, alla distanza, il suo proponente, il responsabile del settore Patrimonio del comune di Formia, Elpidio Bucci, giustamente responsabilizza la politica se questo trasloco non è avvenuto nei tempi auspicati in occasione della nascita del Consorzio presso l’aula consiliare del comune di Gaeta lo scorso febbraio. Bucci aveva promosso un primo incontro organizzativo per la gestione dei locali dell’ex caserma dei Carabinieri alle 12 del 22 maggio scorso (l’invito era partito l’8) ma non si presentò nessun rappresentante del Coises che non manifestò neppure il garbato rispetto istituzionale per annunciare la sua assenza. Lo stesso giorno Bucci rinviò quell’incontro organizzativo al 26 maggio scorso . Vi partecipò la presidente Ciano, invitata a “formalizzare gli atti amministrativi per l’effettiva assegnazione degli stessi tramite sottoscrizione di apposita concessione amministrativa/comodato d’uso”.
Da questo momento ha cominciato a gettare la palla in tribuna (su richiesta del Comune di Gaeta?) il dirigente facente funzione del Coises, la dirigente del settore Politiche sociali Annamaria De Filippis annunciando che sarebbe venuta al Comune di Formia ad incontrare Bucci il 4 giugno per “definire ogni attività necessaria all’assegnazione della sede al Consorzio Coises Sud Pontino LT5”. Il comune di Formia naturalmente chiese due volte (il 4 ed il 10 giugno scorsi) di ottenete le “necessarie informazioni e/o comunicazioni tecnico amministrative relative alle esigenze logistiche /gestionali dei locali richiesti per….coordinare le tempistiche per la pronta disponibilità della consegna dei locali in parola”. Il Coises il giorno dopo – l’11 giugno 2025 – rispose manifestando, tra le righe, a trasferirsi a Formia perché i locali dell’ex caserma dei Carabinieri sarebbero stati insufficienti per ospitare i 6 dipendenti attualmente in servizio e l’imminente presa in servizio di ulteriori 9 a decorrere da…. settembre 2025 oltre che una sala riunioni per svolgere attività periodiche con gli assistenti sociali assegnati al Puad ed ai Comuni facenti parte dello stesso Consorzio. Resta il fatto che un successivo incontro in via Lavanga c’è stato il 17 luglio e vi parteciparono, unitamente al Sindaco Taddeo ed al personale del Comune di Formia, il neo Presidente Anna D’Auria e l’onnipresente direttore facente funzione del Coises Annamaria De Filippis. Era tutto pronto lo schema di convenzione ma la Giunta ha dovuto attendere oltre un mese, il 28 agosto, per adempire un adempimento che necessita delle dovute firme. Che non sono della politica ma dei dirigenti preposti. L’ingegner Bucci è pronto da mesi, il Coises chi manderà la facente funzione Annamaria De Filippis? L’avvocato Ciano ha fatto sapere di voler attendere che la Corte dei Conti le aiuti a togliere qualche fastidioso sassolino nelle scarpe.
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