GAETA – Sono volate scintille e parole grosse tra il sindaco di Gaeta Cristian Leccese ed il consigliere comunale del Partito Democratico Franco De Angelis nell’ultima conferenza dei capigruppo che ha integrato (con ulteriori cinque punti) l’ordine del giorno del consiglio comunale in programma giovedì 11 settembre. Il pomo della discordia è stato rappresentato dalla volontà della maggioranza di approvare un progetto di Finanza che, della durata di 20 anni, è finalizzato al “miglioramento dell’efficienza energetica, all’adeguamento normativo degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici comunali nonché per l’affidamento in concessione di questi impianti”. Il servizio è stato gestito negli ultimi anni prima da una società francese che poi l’ha affidato alla più conosciuta Edison. Il rapporto con il Comune di Gaeta è terminato da quasi un anno e mezzo quando a prendersi cura della gestione delle luci pubbliche di Gaeta (e non solo) è stata la società subappaltatrice, la “Solmar Costruzioni srl” che ora ha costituito un’associazione temporanea di impresa con la formiana “D’Urso Impianti srl” per la gestione del servizio, attraverso un project financing, nei prossimi due decenni. Il consigliere De Angelis, alla presenza del dirigente del settore Pietro D’Orazio, ha accusato il sindaco e la maggioranza di scorrettezza quando ha ricevuto un diniego alla proposta di rinviare l’argomento per esaminarlo più approfonditamente “fermo restando che non siamo assolutamente contrari affinchè il servizio, com’è avvenuto sinora, continui ad essere gestito da imprese private”. E perché questa levata di scudi? Per due ordini di motivi. La proposta di questa Ati giace nei cassetti del comune di Gaeta dal giugno 2024 (“quando la Giunta Leccese vuole approvare i progetti di finanza, come nel caso dell’affidamento della gestione degli stabilimenti balneari, impiega anche una sola settimana!” – ha tuonato De Angelis) ma ai capigruppo delle minoranze è stata consegnata soltanto tre giorni prima dal voto in consiglio comunale. Insomma il tempo per esaminarla e migliorarla non c’è stata ed il consigliere De Angelis andreottianamente ha insinuato una perplessità: “Non vorremmo pensare che 15 mesi sono stati necessari per approvare questo progetto di finanza perché questa associazione temporanea d’impresa mettesse a punto la sua struttura interna”.