Il mondo politico di Terracina di nuovo travolto da uno scandalo giudiziario. Dalle prime luci dell’alba si trova ai domiciliari il consigliere comunale Gavino De Gregorio che, eletto alle amministrative del giugno 2023 nella lista del sindaco Francesco Giannetti, è stato in lizza nei giorni scorsi per diventare il neo presidente del consiglio comunale nell’ambito di un rimpasto, non ancora completato peraltro, della Giunta operato dal sindaco di Terracina. De Gregorio è stato raggiunto da una copiosa ordinanza di custodia cautelare notificatagli all’alba dai Carabinieri ed emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia capitolina. Le persone indagate sono cinque con le pesantissime ipotesi accusatorie di scambio elettorale politico mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e turbata libertà degli incanti. Il nome più eclatante è quello di Edoardo Marano, conosciuto come Dino e marito della figlia del capo clan Gennaro Licciardi, il massimo rappresentante della cosiddetta Alleanza di Secondigliano. L’uomo, assistito dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, avrebbe esercitato un ruolo molto significativo nella gestione dei voti alle ultime amministrative di Terracina di due anni e mezzo fa. Secondo le risultanze investigative dei Carabinieri Marano avrebbe “assunto condotti tali da inserirsi nel tessuto politico, economico, imprenditoriale e sociale nella città di Terracina”. Le indagini dei Carabinieri avrebbero fatto emergere un sistema articolato di condizionamento delle attività economiche e amministrative, con presunti collegamenti tra ambienti criminali e contesti politico-imprenditoriali della stessa Terracina. Le indagini potrebbero conoscere nuovi e clamorosi sviluppi. Intanto si sono concretizzate con sequestro preventivo, ai fini della confisca, di beni immobili e quote societarie per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.