LATINA – Rifiuti, appalti nella sanità pubblica, assunzioni in quella privata e nella piccola e media distribuzione e immancabilmente anche la partecipazione ad alcuni concorsi nella pubblica amministrazione. Non poteva non mancare quest’ultimo segmento nella chilometrica ordinanza che, emessa dai sostituti procuratori Martina Taglione e Antonio Sgarella, vivrà un momento importante giovedì 16 quando davanti il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario comparirà per l’interrogatorio preventivo il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero. Sull’esponente del partito di Giorgia Meloni, più votato alle regionali del febbraio 2023, pende una richiesta di arresti domiciliari sulla quale dovrà pronunciarsi – alla luce del voluminoso lavoro investigativo svolto da Carabinieri e Guardia di Finanza – il giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Latina.
Se la misura cautelare è giustificata da un versamento di 6000 euro in contanti che Tiero avrebbe ottenuto in tre tranches da un ristoratore di Latina (per giustificare lo svolgimento di una cena aziendale) per conto di una società di Rieti impegnata nel settore della ristorazione in campo sanitario (convenzionata con la Regione Lazio per il servizio presso le aziende sanitarie), la Procura non trascura mai un elemento comune denominatore: Tiero chiederebbe favori o trattamenti di riguardo non solo per familiari stretti ma anche ad appannaggio di soggetti potenzialmente in grado poi di sostenere il tesseramento a Fratelli d’Italia. All’imprenditore da cui sarebbero arrivati i 6000 euro in contanti, Tiero (che lo rassicura anche per quanto riguarda la detrazione dell’Iva) avrebbe risposto in questi termini: ”Questo c’ha na novantina di tessere, pure questa mo gli fai il colloquio casomai”. Che quella fattura fosse falsa l’avrebbero capito subito gli agenti del settore della Polizia Economica della Guardia di Finanza di Latina. Il ristoratore, che emise la fattura per conto della società di Rieti, avrebbe ospitato la famigerata cena aziendale il 31 ottobre di due anni fa.

Nove coperti serviti la sera di Halloween sarebbero stati davvero pochi per giustificare una spesa di 6000 euro quando quella cena più precisamente costò 609 euro. Troppo pochi per giustificare una mazzetta che il ristoratore versò completamente tra la fine di novembre e l’11 dicembre 2023 perché – a suo dire – il bonifico atteso dalla società di Rieti era tardato ad arrivare con puntualità. Capita. La società sabina era contenta dell’operato di Tiero e provò anche ad aggiudicarsi il servizio di sterilizzazione dei ferri chirurgici all’Asl di Latina prospettandogli lo stesso clichè. Ma qualcosa di inceppò in questo meccanismo che sembrava funzionare a meraviglia: Tiero tentò di coinvolgere l’allora direttrice generale dell’Asl Silvia Cavalli – nel centro destra neo forza di governo alla regione più di qualcuno sospettò dei complimenti che l’esponente di Fdi attraverso comunicati stampa effettuava sull’operato della manager incaricata da…. Nicola Zingaretti nel 2021 – ma l’ingranaggio si sarebbe inceppato presso la Centrale Acquisti della Regione Lazio.
Questo “quadro desolante di corruzione sistemica” sarebbe emerso anche con i concorsi pubblici. Il primo nel dicembre 2023 fu espletato dalla Provincia e gli organi d’informazione “trattarono” l’idoneità di una candidata importante in particolare: Michela Tiero, la figlia di Raimondo, il supervotato presidente del consiglio comunale di Latina e, dunque, la nipote di Enrico. Questa vicenda ha molti tratti in comune con la concorsopoli all’Asl di Latina a causa della quale s’arrestò la carriera politica del Senatore e segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli. “Fratò” avrebbe contattato uno dei componenti della commissione di concorso, il segretario generale del comune di Cassino Pasquale Loffredo. Ricevette i dati anagrafici della candidata Michela Tiero alla vigilia della prova orale che si svolse il 15 dicembre 2023. La donna la superò brillantemente e venne assunta in una fase di cui i media parlavano (e tanto) della gestione del personale della Provincia nel momento in cui il presidente Gerardo Stefanelli aveva messo alla porta il suo capo di gabinetto e l’addetta stampa.
Nelle carte della Procura inviata al Gip Cario c’è traccia di un concorso cui partecipò al comune di Latina la moglie del consigliere comunale di Pontinia Matteo Lovato. La segnalazione sarebbe arrivata puntualmente al direttore generale del comune capologo Agostino Marcheselli. Per la Procura questo risultò essere un episodio penalmente irrilevante: Enrico Tiero avrebbe chiesto al consigliere comunale di Pontinia di far votare due candidati di Fratelli d’Italia (e vicini al consigliere regionale Tiero)in lizza per il rinnovo del Cal, il consiglio della Autonomie Locali. A volte ci si può anche accontentare..
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