Aprilia / Vertenza IBI Lorenzini, ritirata la procedura di licenziamento collettivo

APRILIA, Ibi Lorenzini – Le Organizzazioni Sindacali FILCTEM-CGIL e FEMCA-CISL rendono noto che, successivamente all’annuncio da parte dell’azienda Ibi Lorenzini della chiusura del reparto Sintesi dello stabilimento di Aprilia, la direzione aziendale ha attivato una richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per cessazione di attività, che ha riguardato tutti i lavoratori impiegati nel reparto dismesso fino al 31 dicembre prossimo. Successivamente, l’azienda ha aperto una procedura di licenziamento collettivo, ai sensi della Legge 223/91, che coinvolgeva i lavoratori del reparto dismesso pari in quel momento a 14 unità.

Nel corso della fase sindacale di confronto, le Organizzazioni Sindacali hanno espresso grandi perplessità rispetto alle azioni proposte dall’azienda, ritenendole non sufficienti a garantire adeguate tutele occupazionali e carenti di prospettive. Per tali motivi, le OOSS non hanno sottoscritto l’accordo, determinando il mancato raggiungimento di un’intesa, in attesa della convocazione da parte della Regione Lazio come previsto dalla normativa.

A seguito di tale posizione ferma e coerente delle Organizzazioni Sindacali a tutela dei lavoratori, la direzione aziendale ha quindi deciso prima della convocazione della Regione, di ritirare la procedura di licenziamento collettivo, determinando per il momento il conseguente azzeramento degli esuberi dichiarati. Proprio in questi giorni, insieme alla RSU, le Organizzazioni Sindacali hanno avanzato alla direzione aziendale una serie di richieste concrete finalizzate a individuare soluzioni di impiego per il personale attualmente in CIGS all’interno degli altri reparti produttivi dello stabilimento.

È nostra ferma convinzione che salvaguardare tutti i posti di lavoro, oltre ad essere tecnicamente possibile, rappresenti anche un dovere morale dell’azienda nei confronti delle proprie maestranze e del territorio.

Su questo punto il Segretario Generale della FILCTEM-CGIL di Latina, Antonio Parente, ha dichiarato: “La nostra posizione è stata chiara sin dall’inizio: nessun lavoratore deve essere lasciato indietro. La decisione aziendale di ritirare i licenziamenti è un passo nella direzione giusta, ma ora serve un impegno concreto per il reintegro occupazionale e la valorizzazione delle professionalità interne. La vertenza IBI è il simbolo di come la responsabilità sociale d’impresa debba tradursi in scelte reali di tutela del lavoro.”

Anche la Segretaria Generale della FEMCA-CISL di Latina, Elisa Bandini, sottolinea l’importanza di proseguire nel confronto costruttivo con l’azienda: “La CIGS non può essere la soluzione definitiva. Abbiamo chiesto all’azienda di aprirsi al dialogo e di utilizzare ogni spazio disponibile per ricollocare i lavoratori nei reparti ancora attivi. La FEMCA-CISL continuerà a vigilare perché siano rispettati i diritti e la dignità di chi, con impegno e professionalità, ha contribuito per anni alla produzione e alla crescita dello stabilimento di Aprilia.”

Ad oggi, pertanto, i lavoratori del reparto Sintesi restano dipendenti dell’azienda, seppur ancora sospesi in CIGS per cessazione. Le scriventi Organizzazioni ribadiscono il proprio impegno a proseguire il confronto con l’azienda e con le istituzioni competenti affinché vengano individuate soluzioni industriali e occupazionali concrete per garantire il futuro dei lavoratori e dello stabilimento di Aprilia.