TERRACINA – Forse ad una svolta il futuro della consiliatura al comune di Terracina. Su richiesta delle minoranze di Progetto Terracina, del Pd, di Sinistra Italiana e di Europa Verde è in programma giovedì 6 novembre, alle 10, il consiglio straordinario per la discussione del nuovo statuto dell’azienda speciale di Terracina. Si tratta di un appuntamento consiliare che, riguardando il futuro gestionale della partecipata del comune, è chiamato ad approvare o meno alcune modifiche e integrazioni allo Statuto della stessa Azienda. Ma le principali due forze politiche (Fratelli d’Italia e Lega) costituenti la maggioranza Giannetti sono sul piede di guerra per aver chiesto la prima una maggiore rappresentatività nella Giunta terracinese e la seconda la sostituzione dell’assessora leghista alle Politiche sociali. Un fatto è certo: i gruppi consiliari di Fdi e della Lega hanno disertato le ultime due sedute consiliari, l’ultima della quale chiesta dalle minoranze. I consiglieri di Progetto Terracina (Alessandro Di Tommaso, Barbara Cerilli e Giusppe Masci) del Pd (Pierpaolo Chiumera e Daniele Cervelloni), di Sinistra Italiana (Gaia Pernarella ) e di Europa Verde (Gabriele Subiaco) temono che il consiglio possa diventare l’occasione perché i nodi sollevati soprattutto da Fdi vengano al pettine.
Le minoranze non escludono che Fdi possa votare contro le modifiche e integrazioni allo Statuto dell’Azienda speciale o proporre eventuali emendamenti: “Il partito di maggioranza relativa sembra non avere alcuna voglia di prendere di petto i problemi della partecipata comunale, minaccia di fare opposizione al proprio sindaco presentando emendamenti ostruzionistici alla discussione di giovedì. Si tratta di un segnale chiaro ed eloquente al Sindaco Giannetti, un avviso di sfratto che, dopo l’assessora ai servizi sociali Norcia, giunge diretto al primo cittadino, che se non riuscirà a cambiare la gestione dell’azienda dopo due anni e mezzo di lavoro sarà costretto ad incassare la sconfitta, senza neanche poter vantare l’onore delle armi.” Invece le minoranze difendono le modifiche e integrazioni apportate allo Statuto dell’Azienda approvato con la delibera consiliare numero 131 del 25 settembre 2025: “Vogliamo porre in essere tutte le attività consentire dallo statuto per tentare di risanare l’ente comunale, le cui finalità e la tipologia di utenza che serve meriterebbero tutt’altra attenzione ed una gestione decisamente più dignitosa di quella portata avanti ormai da quasi 15 anni.”. Le opposizioni difendono il loro operato per garantire una svolta funzionale all’Azienda speciale: ”In questi due anni siamo stati impegnati in prima linea in accessi agli atti, interrogazioni, mozioni, richieste di audizioni, discussioni in aula e in ultimo, un impegnativo e consistente lavoro emendativo sulla nuova proposta di statuto. Da parte nostra c’è stato un atteggiamento costruttivo e responsabile per inserire nel nuovo statuto maggiori garanzie di efficienza, efficacia, trasparenza e controllo, lavoro peraltro svolto durante le ferie di agosto per poter rispettare la scadenza concordata del 30 agosto. Se non fosse stato per la nostra richiesta di inserire all’Odg del prossimo consiglio la trattazione dell’argomento, per le principali forze di maggioranza, questo lavoro – aggiungono gli esponenti delle minoranze terracinesi – sarebbe rimasto nei cassetti dell’ente ancora a lungo, o almeno il tempo necessario per far scadere i termini entro i quali si possa procedere alla selezione del nuovo Direttore”.
Le vicende dell’Azienda speciale stanno bloccando l’intera amministrazione terracinese. Senza i bilanci della partecipata che tardano ad arrivare, l’approvazione del bilancio consolidato dell’ente con termine di legge al 30 settembre non può essere approvato e, di conseguenza i trasferimenti economici statali e le assunzioni necessarie slittano ancora, paralizzando “un’amministrazione che in questi due anni ha dovuto affrontare i problemi di 15 anni di cattiva amministrazione targata Fdi”.
Le vicissitudini politiche di maggioranza che da tempo tengono il Comune in stallo, sembrano legate, dunquem a doppio filo con quelle dell’Azienda Speciale. Eloquenti le recenti dimissioni del Presidente del Cda Enrico Del Monte che, nominato fiduciariamente dal Sindaco Giannetti, come ultimo atto avrebbe chiesto il permesso di procedere al licenziamento della direttrice, la dottoressa Carla Amici, a causa di una sentenza di condanna per danno erariale della Corte dei Conti ed, secondo quanto dichiarato dai sindacati, “reticente alla trasmissione dei contratti dei dipendenti dell’azienda”. La dottoressa Amici è “ben salda al suo posto, difesa dai due partiti di maggioranza relativa, tanto da provocare la revoca dell’assessore Norcia”, sfiduciata dal gruppo consiliare ma difesa dai tesserati della Lega di Terracina.