La tragica vicenda di Paolo Mendico, il 14enne che lo scorso settembre si è tolto la vita all’interno della sua abitazione di Santi Cosma e Damiano, inaugurerà lunedì 10 novembre un’attesa rubrica all’interno dell’edizione del Tg2 delle 20.30. Si tratta di una campagna del telegiornale di Rai contro il fenomeno diventato “allarme sociale” e ogni sera, per una settimana, le storie e l’impegno civile delle vittime del bullismo e delle loro famiglie. Attraverso le voci e le testimonianze si cercherà di capire cosa fare per prevenire un fenomeno che riguarda un po’ tutte le articolazioni della società civile e quali strumenti mettere in campo. Si comincia – come detto- lunedì 10 novembre con il caso di Paolo Mendico e con l’impegno delle istituzioni a partire dalla scuola. La rubrica farà anche il punto sulle indagini in corso, quella della Procura dei Minorenni di Roma e di quella ordinaria di Cassino, e sull’ispezioni svolte dall’ufficio scolastico regionale del Lazio (per conto del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditarra) presso la scuola che frequentava lo sfortunato Paolo, la sede distaccata di San Cosma e Damiano dell’istituto industriale “Pacinotti” di Fondi. Di questa brutta e ancora misteriosa storia – circa le reali responsabilità che hanno motivato Mendico a mettere in atto l’insano gesto – si è occupato domenica lo sport e, in particolare, il calcio. Il Santi Cosma e Damiano-Grunuovo, militante nel campionato dilettantistico di Prima categoria, ha chiesto ed ottenuto dal comitato regionale laziale della Figc di far osservare un minuto di silenzio prima dell’incontro che contro il Sonnino si è disputato sul rettangolo di gioco di via Ausente, in località Cerri Aprano. E gli applausi che sono seguiti si sono rivelati più efficaci di qualsiasi commento e parole nella lotta, ancora agli inizi, contro la piaga del bullismo.

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