GAETA, Giubileo Arcidiocesi – Tra i 45mila fedeli che sabato hanno partecipato in piazza San Pietro in Vaticano all’udienza giubilare del mondo del lavoro e delle Rievocazioni storiche italiane oltre duemila – ma il dato è carente per difetto avendo molto partecipanti hanno preferito raggiungere Roma in treno o su mezzi propri – sono arrivati dal sud pontino. Accompagnati dall’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari, sono stati protagonisti di una speciale visita Giubilare caratterizzata da due precisi momenti: il varco della porta Santa della Basilica Vaticana con una croce in legno portata dall’Arcivescovo e, nel pomeriggio, con una celebrazione Eucaristica officiata dallo stesso presule della Chiesa del Golfo presso la Basilica di San Paolo fuori le mura (ad animare la liturgia è stato il sempre più apprezzato Coro diocesano di Gaeta).
Tantissime, se non tutte, le parrocchie partecipanti a questa visita giubilare. Erano accompagnati dai rispettivi parroci e da quello, molto attivo, di Itri, don Guerino Piccione, nel duplice ruolo di incaricato per “la pietà popolare, il turismo religioso e i pellegrinaggi”. Si è trattato di un evento – ha dichiarato don Piccione – che ha efficacemente sintetizzato l’unità della nostra Chiesa locale che, pur nella bellezza della diversità di tutte le sue componenti, è un unico popolo che sotto la guida del Vescovo e dei sacerdoti, è in cammino costante per raggiungere la pienezza della santità di cui la grazia giubilare è un segno e un aiuto per realizzarla. Per prepararsi a vivere “in pienezza” questo pellegrinaggio giubilare, tutte le parrocchie della diocesi hanno celebrato una giornata penitenziale mercoledì 5 novembre: “E’ stata un’opportunità – ha aggiunto don Guerino – per accostarsi al Sacramento della Riconciliazione che è una delle condizioni necessarie per poter ricevere il dono dell’Indulgenza plenaria. L’augurio, che si fa preghiera, è che la giornata giubilare diocesana di sabato possa portare in abbondanza quei frutti che la Chiesa vuole donare a tutti e che la bellezza di questo momento vissuto comunitariamente possa contribuire a quel cammino di unità che deve essere sempre il primo impegno di ogni comunità cristiana e quindi anche della nostra amata arcidiocesi di Gaeta”.
In effetti l’anno Santo 2025 volge al termine – la chiusura è in programma il giorno dell’Epifania del 6 gennaio 2026 – ma il pellegrinaggio giubilare di sabato ha fatto seguito a diversi altri momenti che ha visto impegnata la Chiesa del Golfo. Innanzitutto il Giubileo dei sacerdoti vissuto da un folto gruppo di presbiteri insieme a Monsignor Vari il 26 giugno scorso; il Giubileo degli adolescenti a fine aprile, “momento di grande coinvolgimento emotivo – ricorda don Piccione – anche per la mesta coincidenza con i giorni della esposizione della salma del venerato papa Francesco e delle solenni esequie”; Il Giubileo dei giovani, “momento entusiasmante, quasi una giornata mondiale della gioventù”, che a inizio agosto ha portato a Roma un folto gruppo di ragazzi, cui è seguita l’accoglienza nella nostra diocesi di quasi un migliaio di giovani della diocesi di Milano accompagnati dall’arcivescovo Mario Delpini e da numerosi sacerdoti; il Giubileo della fragilità e del volontariato che ha visto l’Unitalsi dell’intera regione laziale convergere a Roma il 12 settembre e, ancora, il Giubileo dei catechisti… solo per citarne alcuni.
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