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Latina / Elezioni comunali, arriva il Ministro Nello Musumeci per parlare di erosione costiera

LATINA – Mentre la campagna elettorale è ormai agli sgoccioli, a Latina continua la “processione” di Ministri del governo Meloni a sostegno della candidata sindaco Matilde Celentano. Stavolta, a scendere in campo è Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche per il mare.

Nel corso della sua visita nel capoluogo pontino ha sottolineato: “Latina per gente della mia generazione è sempre stato un riferimento culturale, architettonico e politico unico, perché ha rappresentato un motore di sviluppo che l’Italia ha conosciuto poche volte nella sua storia. Questa è una città dove le insidie sono tante, è malata di carestia d’amore da parte di chi l’ha governata e Matilde Celentano, da medico, deve correre al capezzale di questo capoluogo.”

E ancora: “Latina è diventata una città paradigma dell’Italia, una città modello nel senso negativo del termine. Da quando sono diventato ministro ho capito che, in Italia, il mare non è ancora calato nella considerazione popolare. A Latina, per esempio, è stato espropriato il diritto di essere città di mare e abbiamo bisogno di rimediare a questa ingiustizia.”

Poi lo stesso Musumeci si sofferma sulla “sfilata” di Ministri in città, facendo sapere che “non è per portare voti, ma per prendere un impegno con la comunità di Latina. Dobbiamo pensare alle infrastrutture, dobbiamo fare i conti con l’insabbiamento, con l’area vincolata, con un’area del lungomare abitata e antropizzata non con la necessaria attenzione che avrebbe dovuto richiedere l’urbanizzazione di quell’area. Ma è chiaro che dobbiamo intervenire per spezzare il muro ideale che divide Latina dal suo mare e consentire la nascita di attività economiche che permettano all’economia locale quella crescita che merita. Se dovessimo vincere, inizieremo subito con l’interlocuzione con la Regione Lazio per arrestare, nel medio periodo, l’erosione. I fondi ci sono, basta solo mettersi intorno a un tavolo”.

Latina, la Celentano e quel “grido di dolore” degli operatori della Marina

Durante l’incontro alla Stoà è poi intervenuta anche la candidata sindaco del centrodestra, Matilde Celentano, che ha sottolineato: “È la prima volta che con un Governo abbiamo un ministero alle Politiche del mare, a dimostrazione dell’importanza che il Governo vuole dare alla marina. Latina è una città di mare e vorremmo che con la sua attenzione, con la sua presenza e con la filiera di Governo possano esserci i presupposti per quella che amiamo definire ‘economia del mare”.

Ho avuto modo di confrontarmi con gli operatori della marina che la vivono e la soffrono e mi hanno rappresentato un grido di dolore: non c’è in tutta la marina di Latina uno scivolo di alaggio per le piccole imbarcazioni; non c’è destagionalizzazione; il ponte canale Mascarello è chiuso nonostante ci siano i fondi per ristrutturarlo; c’è il problema della viabilità in entrambi i lati legato all’attesa del completamento di via Massaro e legato al problema dell’erosione costiera e dei cambiamenti idrogeologici. Latina ha bisogno di interventi urgenti perché la marina dimostra tutti i giorni fragilità e contiamo sull’aiuto del ministro per trovare soluzioni. Dobbiamo – ha poi concluso la Celentano – rafforzare l’interlocuzione anche con l’Ente Parco e la Regione perché l’economia della marina sia volano per il turismo”.

Calandrini: “Sul tema mare solo macerie dalla passata amministrazione”

Infine, sul tema è intervenuto il sentatore Nicola Calandrini, che ha fatto sapere come “di fronte ci sia una situazione drammatica”.
E ancora: “Latina possiede 13 chilometri di costa ma non ha la possibilità di mettere in mare un singolo gommone. Abbiamo un approdo turistico, che tuttavia ciclicamente si insabbia e non permette nemmeno agli operatori ittici di lavorare.”

Poi Caladrini ha lanciato la stoccata: “Questa città viene da quasi 7 anni di amministrazione che ha lasciato solo macerie sul tema mare (e non solo) e il supporto del Ministero diventa essenziale per essere di supporto al futuro sindaco. Abbiamo bisogno di un piano regolatore che protegga la nostra costa. Secondo alcuni studi, nel 2050, se non interverremo, avremo perso le nostre coste e questo non possiamo permettercelo. Sappiamo che i fondi ci sono, sia pubblici ma anche privati. Abbiamo bisogno, tuttavia, di una visione di sviluppo complessiva. Il mare è balneazione, pesca, collegamenti, materie prime, ambiente e noi a Latina, con Matilde Celentano sindaco, vogliamo che Latina diventi città di mare.

Gli operatori balneari, quelli ittici, i diportisti, rappresentano un pezzo importante ma dimenticato del nostro tessuto socio-economico. Purtroppo negli ultimi anni ci si è ricordati del lungomare solo a stagione balneare iniziata. Questo inverno le mareggiate hanno fatto crollare la duna sotto la strada costiera e questo ha reso necessario l’installazione di un senso unico alternato che rischia di gettare nel caos l’intero lungomare pontino nelle prossime settimane. Dobbiamo puntare ad avere un mare fruibile tutto l’anno, dobbiamo rendere possibili i collegamenti con le meravigliose isole pontine e tornare a essere un polo di attrattiva turistica. Le potenzialità – ha concluso Calandrini – ci sono tutte e tra qualche giorno, ne sono certo, anche la filiera di governo capace di trasformare queste potenzialità in realtà”.