Primo Maggio 2025: a Latina la sicurezza sul lavoro è ancora un’emergenza

LATINA – “Sicurezza” è la parola chiave che attraversa tutte le iniziative del Primo Maggio 2025. Ma nella provincia di Latina, questa parola risuona come un monito più che come una conquista. I numeri parlano chiaro e raccontano una realtà ancora lontana da ogni tutela reale per chi lavora. A distanza di quasi un anno dalla tragica morte di Satnam Singh, il giovane bracciante indiano lasciato morire senza soccorso dal suo datore di lavoro dopo un infortunio in un campo agricolo, ci si aspettava un cambiamento netto. Quella morte avrebbe dovuto rappresentare uno spartiacque. Invece no.

I dati forniti dalla Uil in occasione della Festa dei Lavoratori raccontano di un peggioramento. Le denunce di infortunio sul lavoro in provincia di Latina sono aumentate da 897 nel 2023 a 1.066 nel 2024. E anche il numero delle vittime è salito: da 12 a 13 nello stesso arco di tempo, con già tre morti registrate nei primi mesi del 2025.

Se si guarda alla vicina Roma, che vanta un tessuto produttivo e una popolazione lavorativa ben più vasta, Latina – in proporzione – si conferma come una delle province più rischiose del Lazio per chi lavora. Non solo per la sicurezza, ma anche per la tenuta sociale complessiva.

“Viviamo in un contesto in cui le disuguaglianze salariali sono forti e strutturali – denuncia Luigi Garullo, segretario della Uil di Latina –. Le donne guadagnano in media 15.000 euro l’anno, contro i 22.000 degli uomini, e i giovani sotto i 30 anni si fermano a 11.000 euro. Una condizione di precarietà che si somma ai rischi quotidiani e a retribuzioni insufficienti, in un mix che paralizza ogni possibilità di cambiamento reale”.

A peggiorare il quadro, ci sono anche dati allarmanti sull’inclusione lavorativa. “Sia nel pubblico che nel privato – continua Garullo – si preferisce pagare sanzioni piuttosto che assumere lavoratori con disabilità. In provincia di Latina risultano 539 posizioni scoperte. È un segnale grave, che non riguarda solo l’economia, ma il rispetto della dignità umana”.

Il territorio soffre anche di una storica carenza infrastrutturale: strade insicure, nessun collegamento autostradale, assenza di trasporto su ferro e zero soluzioni alternative alla mobilità su gomma. Una realtà che contribuisce all’isolamento e alla difficoltà per migliaia di lavoratori, soprattutto pendolari.

La Uil sarà oggi in piazza a Roma con una folta delegazione pontina. “Saremo lì per ricordare chi non c’è più, da Satnam Singh a Singh Satwinder, un altro nome inciso nella lunga lista di chi ha perso la vita lavorando – afferma Garullo –. Abbiamo già registrato 497 denunce di infortuni nei primi mesi del 2025, e lo scorso anno erano state 3.474: Latina è la seconda provincia del Lazio per incidenza di infortuni dopo Roma”.

Il Presidente della Repubblica, in visita proprio a Latina, ha ricordato che “il lavoro non può consegnare le persone alla morte, ma dev’essere occasione di crescita e realizzazione personale”. Un principio che la Uil ha fatto proprio nella sua campagna #ZeroMortiSulLavoro, che proseguirà fino a quando non ci saranno più tutele, più controlli, più ispezioni.

Accanto alle manifestazioni nazionali e al tradizionale concertone di Roma, anche Latina oggi onora la Festa dei Lavoratori con un evento musicale organizzato dalla Cisl, nel pomeriggio a partire dalle 18, a sottolineare che il lavoro va celebrato, ma soprattutto difeso.