Terracina / Investimento mortale, arrestato il conducente dell’auto pirata

Terracina  – Personale della Polizia di Stato di Terracina unitamente ai militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno individuato ed arrestato un uomo fortemente indiziato di essere il responsabile del grave incidente stradale avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 agosto, lungo la strada provinciale che collega Terracina a San Felice Circeo, nel quale ha perso la vita un ragazzo di 16 anni e altri due giovani sono rimasti feriti.

Dopo aver travolto i tre ragazzi, il conducente dell’auto si era dato alla fuga senza prestare soccorso. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti del Commissariato di polizia di Terracina e della Polizia Stradale, che hanno effettuato i rilievi tecnici necessari alla ricostruzione della dinamica.

Le successive attività investigative, coordinate dagli agenti del Commissariato di polizia di Terracina, con il supporto del personale della Polizia Stradale, dei militari dell’Arma dei Carabinieri e del personale della Polizia Locale di San Felice Circeo, che ha collaborato fornendo i dati relativi al lettore delle targhe dei veicoli in transito, hanno permesso di raccogliere elementi utili per rintracciare il veicolo coinvolto e il suo conducente.
Fondamentali sono state le testimonianze raccolte sul posto e l’analisi delle tracce lasciate sulla scena dell’incidente che hanno condotto gli investigatori ad individuare il veicolo che nell’impatto era rimasto fortemente danneggiato.

Grazie alla sinergia tra le forze dell’ordine, l’uomo – un italiano del 1976 residente a Cassino, con precedenti di polizia – è stato localizzato e tratto in arresto e a seguito degli accertamenti di rito, sarà condotto presso il carcere di Latina, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A suo carico è stato ipotizzato il reato di omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso.

Le indagini proseguono per accertare ogni ulteriore responsabilità e chiarire in maniera completa la dinamica dei fatti.

Si ricorda che il procedimento pende nella fase delle indagini preliminari vige pertanto la presunzione di innocenza per l’indagato.